Tassa Rifiuti (TA.RI): “Ti la capu sfitesci lu pesci”, altro che responsabilità dei Cittadini!

 

prof. dott. Francesco Magno

 

geologo-consulente ambientale

 

Via Colonne, 38 - 72100 BRINDISI

 

tel 0831-525883 / 337-825366

 

frmagno@libero.it

 

frmagno@pec.libero.it

AI MEDIA

 

 

 

 

 

 

 

Tassa Rifiuti (TA.RI): “Ti la capu sfitesci lu pesci”, altro che responsabilità dei Cittadini!

 

 

 

 

 

Brindisi 3/06/2016

 

 

 

In una precedente nota ho espresso tutto il mio “risentimento” in merito alla spesa pro capite media relativa alla TA.RI. (Tassa Rifiuti) che, per essere la prima e più onerosa in Italia è pari a 308 €/abitante; tale aliquota deriva dalla ripartizione della “spesa storica”, relativa a tutte quelle che hanno interessato i costi di gestione del “ciclo dei rifiuti” a Brindisi, diviso il numero degli abitanti (89.728) che, nel qual caso, risulta essere pari a € 27.636.224 (fonte Il Sole 24 Ore).

 

Il “risentimento” diviene “rabbia” nel momento in cui la nuova cartella esattoriale della TA.RI. riporta che il totale costituisce solo un “ACCONTO”!!

 

Dobbiamo quindi attenderci ulteriori aumenti? Purtroppo ne ho la certezza perché nell’ultimo anno la spesa per la “gestione dei rifiuti” è notevolmente incrementata a causa di tutta una serie di incapacità politiche e gestionali che si sono man mano accumulate a partire da 2004 e fino a giungere all’attuale situazione.

 

Tutti hanno miseramente fallito sulla “gestione” del ciclo dei rifiuti a danno solo ed esclusivamente della popolazione brindisina. Né gli attuali candidati “Sindaco”, per quanto letto ed ascoltato ed al di là dei proclami elettoralistici, hanno riportato a noi elettori quali siano concretamente le “azioni” che intendono adottare per modificare l’attuale stato di profonda crisi nella quale ci hanno portato!

 

Solo proclami e belle parole …. fra l’altro ovattate, per lo più, da una scarsa conoscenza di quanto affermato; “rifiuti zero”, “economia circolare”, ecc. sono e restano solo “proclami” elettoralistici ! Nulla di concreto e veritiero!!

 

Mi chiedo da quali interventi strutturali e gestionali si evince il coraggio di cambiare?

 

Palleggiarsi le responsabilità fra i vari schieramenti politici di certo non risolve il problema.

 

Ribadisco quanto ho già riportato in una mia nota del 4 febbraio 2016 e quindi prima del nuovo baratro politico nel quale ci siamo ritrovati, continuando a pensare che è giunto il momento di avere il coraggio di “OSARE” e modificare lo stato di gestione del “ciclo dei rifiuti”, imponendo regole ferme, controlli adeguati e chiedendo la collaborazione concreta dei Cittadini.

 

Chi ha osato affermare che gran parte delle responsabilità dello stato di degrado in cui verte la raccolta dei rifiuti e la differenziata è colpa dei Cittadini, SBAGLIA!!

 

Il mio DNA risente, da generazioni, della presenza dello “iodio” delle acque del nostro porto e da brindisino mi piace affermare che “ti la capu nfitesci lu pesci”, altro che i Cittadini!

 

Al punto in cui siamo, qualcuno ci ha condotto ed in particolare: chi ha giochicchiato sui ritardi (dal 2004) della bonifica della falda di Autigno, chi non ha attivato subito l’impianto dell’ex CDR preferendo pagare spese infinite per la guardiania e lasciando depauperare un bene impiantistico, chi ha permesso il degrado dell’impianto di compostaggio, chi ha abbandonato un impianto di separazione del multimateriale (plastiche, lattine e vetro) finito nel 2003 e mai entrato in funzione, chi non ha mai attivato le 6 “isole ecologiche” a scomparsa e munite di tessera “badge” realizzate nel 2005 ed abbandonate, ecc. ecc.

 

E pensare che i “CHI” sono ben noti e qualcuno di questi osa pure candidarsi a consigliere comunale !!

 

Resta il fatto che solo noi Cittadini dobbiamo pagare la TA.RI. per gli errori, le incapacità, le responsabilità di altri che gestiscono la cosa pubblica!

 

E’ mio costume essere concreto ed a tal riguardo riporto solo due esempi, fra i tanti, di inefficienza della gestione del ciclo dei rifiuti ed in particolare della Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani (FORSU), quelli della raccolta differenziata del così detto “umido” e delle “plastiche”.

 

Dai primi anni 90’ il Comune è proprietario di un impianto di compostaggio della frazione organica FORSU, sottoposto ad una serie d’interventi di miglioramento strutturali e di adeguamento alla normativa, l’ultimo dei quali ultimato nel 2012 ed affidato, dopo collaudo tecnico, in gestione ad un’azienda locale, con una tariffa adeguata.

 

Dopo pochi mesi l’impianto è stato posto sotto sequestro per “inquinamento odorigeno” e perdita (assurda!!) di “percolato” che fuoriusciva dall’impianto e si riversava all’esterno; per conto mio, l’impianto era a rischio di contaminazione e non poteva essere utilizzato anche dopo il revamping ed il collaudo.

 

Splittando le varie voci che costituiscono l’aliquota della TA.RI., relativamente alla FORSU, rilevo che oggi al Comune di Brindisi lo smaltimento di una tonnellata di FORSU costa circa 240 €/t e che, per una produzione di circa 7.500 tonn/anno, si ha una spesa pari a circa: 1.800.000,00 €/anno.

 

Tale spesa, con l’impianto di compostaggio del Comune efficiente e funzionante, si sarebbe ridotta a circa (85,00 €/tonn x 7500 t/a) 637.000,00 €/a, con un evidente risparmio di ben 1.200.000 € circa.

 

Inoltre, come detto, il Comune dispone di un impianto di separazione del multimateriale, mai utilizzato, che sarebbe stato utile per separare, per tipologia, ad esempio le “plastiche” rivenienti dalla raccolta differenziata e che oggi costituiscono solo una ulteriore spesa per il Comune, con guadagno dell’azienda alla quale tali rifiuti sono conferiti.

 

Considerando in circa 12.000 t/anno le plastiche raccolte dalla differenziata ed utilizzando l’impianto di separazione, il Comune avrebbe avuto un introito di circa, mediamente, € 1.920.000 (12.000 t x 160 €/t) oltre al risparmio del conferimento di circa 400.000,00 €/a.

 

Per i soli due aspetti considerati avremmo avuto un risparmio sulla TA.RI. di circa 3.520.000 €/a che avrebbe ridotto la spesa pro capite da 308 €/abitante a 268 €/abitante, con un risparmio di ben 40 €/ab.

 

Meditate candidati Sindaco ed abbiate più fiducia in noi Cittadini che, ove confortati da una “sana” gestione della cosa pubblica e, quindi anche con un risparmio della TA.RI., sappiamo rispondere adeguatamente e risollevare, per il bene comune, la nostra Brindisi.

 

 

 

prof. dott. Francesco Magno