Documentario Brindisi: Curiosità e tradizioni

Video e montaggio di Michele Signorile

Voce di Samuele Mangia

 

Alcune curiosità: sapevate che molti romani illustri transitarono da Brindisi? Cicerone, vi scrisse le Lettere Brindisine, arrivarono Orazio, Varrone, Plinio e Cassio Dione, e proprio in questa città, nacque Marco Pacuvio, famoso drammaturgo e poeta romano. Come già detto in precedenza, qui morì il sommo poeta Virgilio e, nel 49 a.C. durante la Guerra Civile, Giulio Cesare assediò la città dove si era rifugiato Pompeo durante la fuga e ne ostruì il porto.

Federico II, fece funzionare a Brindisi una delle due zecche del regno.

Il canale Pigonati, quello tra il porto interno e quello esterno, si chiama così perchè nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato ad opera dell'ingegnere Andrea Pigonati, poichè precedentemente era stato ostruito e per questo motivo il porto interno era diventato una palude.

La fama di Brindisi quale porto capolinea dei collegamenti con l'India nel XIX sec. è ben espressa nel romanzo “ Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne

Tra coloro che per vari motivi fecero tappa a Brindisi non è possibile ignorare la presenza avvenuta il 14 dicembre 1931 dal Mahatma Gandhi. Nel suo grandioso progetto di pacificazione fatto di contatti, viaggi, incontri, toccò anche il porto di Brindisi, per imbarcarsi sul piroscafo "Pilsna", con una folta schiera di amici e parenti che lo accompagnavano, tutti con biglietto di quarta classe adatto per dormire sul ponte, attorcigliati in una coperta scura, di lana, di tipo militare.

Durante la seconda guerra mondiale, tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, quando Vittorio Emanuele III sfuggiva agli eventi della Liberazione, la città ebbe funzione di capitale d'Italia, e per questo motivo, Brindisi è l'unica, o una delle pochissime città in Italia in cui il tricolore non è mai stato ammainato dalla costituzione dello stato unitario.

Da Brindisi è passato anche Tagore, il celeberrimo poeta indiano, che è stato premiato tra l'altro, con il premio Nobel per la letteratura nel 1913.

Con le precedenti puntate vi abbiamo mostrato, solo i monumenti più conosciuti, ma ci sono molte altre cose da vedere, come la fontana Tancredi, del 1192, realizzata per celebrare le nozze nella cattedrale brindisina del principe normanno Ruggiero con Irene, i parchi Cesare Braico, Di Giulio e 19 maggio 2012; quest'ultimo è il parco urbano più grande della Puglia, la fontana delle ancore, sita in piazza Cairoli, che impreziosisce corso Umberto I, una delle vie principali della città. Proseguendo per il corso, in piazza Vittoria troviamo la fontana De Torres, che fu costruita nel 1618 dal governatore Pietro Luigi De Torres, dal quale prende il nome. All'epoca la fontana veniva utilizzata soprattutto per le esigenze del mercato che si svolgeva nella piazza, che appunto aveva il nome di piazza delle Vettovaglie e poi piazza del Mercato.

Poco distante, in Piazza del popolo è collocata la statua di Ottaviano Augusto donata il 25 maggio 1935 dal governatore di Roma alla città di Brindisi per celebrarle il bimillenario Augusteo e per ricordare lo stretto legame fra le due città. I corsi sono il fulcro della movida brindisina. Qui infatti ci sono i principali negozi della città, insieme a ristoranti e bar. Proseguendo su Corso Garibaldi, all'inizio del lungomare Regina Margherita, troviamo i giardinetti dedicati a Vittorio Emanuele II, con la fontana dei delfini e il monumento a Virgilio. Da non perdere poi sarebbe anche piazza mercato, con le sue tettoie in stile liberty, dove la mattina c'è appunto il variopinto mercato di prodotti ortofrutticoli; qui la sera, spariscono le bancarelle e aprono i vari locali che offrono cucina per tutti i gusti e l'estate riempiono la zona di tavolini creando un'atmosfera speciale. I musei, oltre al Ribezzo ci sono il museo faldetta sul lungomare e il MAP (museo di arte contemporanea nell'ex convento delle scuole pie. Insomma, di cose da vedere ce ne sarebbero ancora molte. La cucina è una delle migliori caratteristiche del territorio, che può vantare eccellenze anche nei vini (Malvasia, Negroamaro e Susumaniello, giusto per citarne alcuni) e negli olii, senza contare che il carciofo brindisino è IGP.

L'economia della città è basata anche sulla pesca e si possono trovare ogni giorno vari tipi di pesce e frutti di mare freschi. La cucina di tutta la provincia di Brindisi è legata alla tradizione agricola e peschereccia. Molti piatti sono insaporiti dalle spezie e dalle erbe che crescono spontaneamente sul territorio come il rosmarino e il timo.

Tra i piatti tipici ci sono le orecchiette al ragù o con le cime di rapa, i cavatelli ai frutti di mare, la "taiedda" a base di riso, cozze e patate e tantissime altre preparazioni a base di verdure, pesce o carne . Nelle panetterie, oltre al pane di grano duro, ogni giorno si sfornano i tipici taralli pugliesi, i panini con olive dentro detti "pucce" e le frise da condire con i dolcissimi pomodori fiaschetto tipici di questa provincia.

Tra i dolci troviamo le cartellate, nastri di sottile pasta fritta e ricoperta di miele, tipiche del periodo natalizio; ci sono inoltre le zeppole, fritte o al forno e la pasta di mandorle.

Da non perdere sarebbero i principali eventi in città: la festa patronale (San Teodoro), il primo week-end di settembre, quando i corsi e il lungomare sono pieni di stand espositivi, con tantissima gente e i classici ed attesi fuochi d'artificio del sabato sera. Il Negroamaro Wine Festival è un importante evento culinario (il più grande del sud Italia), in cui in tutte le strade del centro storico vengono allestiti stand con degustazioni di vino e di prodotti locali e nazionali. E' ad inizio giugno. Sempre a giugno c'è per gli appassionati della vela la regata Brindisi-Corfù, la più importante dell'Adriatico. Inoltre da due anni si svolge nel porto interno di Brindisi il Gran Premio d'Italia F2 in shore.

Altre attrattive del territorio sono il clima e il mare, dalle acque cristalline. La città è raggiungibile con ogni mezzo grazie alla presenza della stazione ferroviaria in città, del porto e dell'aeroporto.

E ora, davvero, non potete non venire!