Piazza della Vittoria

di Aldo Indini

 

Piazza Vittoria ha avuto nella sua lunga storia numerosi nomi: Piazza di basso, rustica, inferiore, della plebe, dei commestibili e del mercato. Era pure nota come Piazza della Fontana de Torres e divenne Piazza della Vittoria nel 1919.
I nomi servivano a distinguerla dalla vicina piazza urbana, o superiore, o dei nobili, poi Sedile.
Prima che fossero demolite le costruzioni che la dividevano da piazza Sedile, Piazza della Vittoria era quadrata e occupava meno della metà dell'attuale area. Era sede del mercato all'aperto finché nel 1907, nei suoi pressi, non fu costruito quello coperto.
Nel 1723 era chiamata "Prima Piazza". Ancor prima la individuiamo nella Brindisi nel medioevo: era divisa in tre Pittachi (rioni): Santo Stefano, Santa Eupremia e S. Toma.
La sua origine probamente risale nella piazza "Piazzella O olacella" facente parte del Pittachio di S. Toma, circoscritto tra l’attuale via Filomeno Consiglio, Corso Garibaldi Piazza della Vittoria, via Lata e Via Porta Lecce. (Vacca,Brindisi ignorata).
La strada della Mena, divenuta il 7 giugno 1882 Corso Garibaldi, divideva quasi in due il Pittachio S.Toma, che come attesta Strabone (probabile 10 d.C.) era un seno di mare che s’internava nella città fino alla "Piazza di Basso".
Con il passaggio di Brindisi dagli aragonesi alla repubblica di Venezia in una relazione del Doge da parte del governatore Priamo Contarini il 10 aprile 1496, riporta che dal Bostione de agua (torrione San Giorgio) aveva origine l’acquedotto che alimentava la fontana Crisostomo e la fontana della "Piazza di Basso"O
Nelle estati 1617 e 1618, scoppiarono a Brindisi delle epidemie che fecero molte vittime, soprattutto tra i soldati e gli ufficiali spagnoli che erano qui di stanza, in quel periodo i cittadini erano costretti ad andare a prendere l'acqua al torrione di S. Giorgio che era attraversato dall'antico acquedotto romano.
Il governatore della città, e castellano dell'isola e del forte a mare, era il capitano Pedro Aloysio de Torres,che per condurre l'acqua ai cittadini, stabilì di costruire tre fontane all'interno del centro abitato; dal "bastione de agua", come gli Spagnoli chiamavano il torrione di S. Giorgio, l'acqua venne portata a tre fontane di cui la più importante perché più centrale, nella "Piazza della Plebe" a quei tempi quadrata chiamata per un breve periodo anche "Piazza Fontana De Torres"
Pasquale Camassa, nella Guida di Brindisi del 1916, nel portarci a conoscenza di un grande serbatoio di mirabile struttura chiamato Pozzo Traiano, che esiste prima della salita di San Dionisio, non molto distante dalla "Piazza dei Comestibili" e nel richiamare la fontana realizzata nel 1618, essendo governatore di Brindisi Don Pedro Aloysio della Torres la definisce "Fontana Piazza Mercato". Tale nome viene attribuito nelle prime foto nella fine del 1800.
Terminata la prima guerra mondiale 1915/1918 con la vittoria dell’Italia, la Città di Brindisi, che con il suo porto vi ha preso parte con grande impegno nel conflitto, riceve la croce di guerra al valor militare; in memoria di una simile partecipazione e il riconoscimento ottenuto, l’anno successivo 1919, la piazza acquista il suo nome definitivo di "Piazza della Vittoria.

 

16/01/2014                                              Aldo Indini  - Appassionato di storia locale.