Audizione di Mons Armando Franco Vescovo di Oria - di A. Indini



SENATO DELLA REPUBBLICA – Caporalato - 27 giugno 1995


Con nota in data 14 agosto 2015, il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina è intervenuto dopo i numerosoi episodi drammatici degli ultimi giorni asserendo: «Il caporalato in agricoltura è un fenomeno da combattere come la mafia e per batterlo occorre la massima mobilitazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni e organizzazioni sindacali. Chi conosce situazioni irregolari deve denunciarle senza esitazione».

Per l’esperienza acquisita dallo scrivente dell’età di 84 anni, ritiene la mafia una organizzazione che non si limita a compiere atti illegali, ma punta alla gestione del potere ed al controllo del territoro ove lo Stato lascia che ciò avvenga.

Ovviamete il ministro Martina, non è al corrente dell’opera svolta S. E. Mons. Armando Franco  vescovo di Oria Città in provincia di Brindisi, con tale accanimento che il 27 giugno 1995, come apprendiamo dal 13° Resoconto stenografico del Senato della Repubblica, pag. 212, XII Legislatura, Presidenza: Vice Presidente Senatore Pietro Alò – Caporalato – Indice: Audizione del Presidente della Caritas Mons. Armando Franco vescovo della Città di Oria, invitato dalla Commissione Caporalato per esporre l’esperienza acquisita sul fenomeno.

Il Vescovo accenna il ricorso a mezzi di trasporto che esulano la vigilanza degli organi preposti con l’uso di pulman invece dei pulmini, che il fenomeno investe i datori di lavoro che insieme con i caporali operano per lo sfruttamento della manod’opera occasionale; rammenta le tre donne decedute ad Oria nell’agosto di due anni orsono.

I suggerimenti alle donne di astenersi per un breve periodo affinchè fossero loro ad intervenire, non è stato ascoltato, ma una maggiore sicurezza nei trasporti è avvenuta con il Comune ha messo a disposizione i mezzi, anche se non si sono fatte mancare le critiche per la spesa di quaranta milioni di lire, ma i lavoratori non hanno dovuto dare parte dei loro introidi al caporalato.

Conclune il Vescovo ritenendo che siamo in una fase di stagnazione grazie all’interessamento delle forse dell’ordine, ma solo con l’astenzione dal lavoro trovando mezzi opportuni sostitutivi in attesa di un miglioramento delle condizioni d’ingaggio, il fenomeno potrà attenuarsi.

Presente all’audizione il Vice Presidente della Commissione “Caporalato” il senatore Eupremio Curto.

Come apprendiamo dal quotidiano La Repubblica del 9 luglio 1994, alla vigilia della raccolta degli ortaggi Mons. Franco scende in campo, per quanto sta avvenendo nel foggiano, nell’affermare che, i sindacati dormono sul caporalato”.

Grande collaboratore di Mons Franco il Suo Vicario Generale Mons. Domenico Caliandro attuale Arcivescovo di Brindisi ed Ostuni.

Dopo la morte di Mons. Franco avvenuta il 15 dicembre 1997, la Citta di Oria il 16 aprile 2008, ha inagurato il monumento Nazionale per le vittime del caporatoto ove sulla base posata una mitria, copricapo vescovile, per ricordare un grande vescovo di Oria, Mons. Armando Franco.

Il mio rapporto di amicizia e collaborazione con Mons.Armando Franco, ha inizio nei primi degli anni 1950, Mons. Franco Vicario Generale dell’ Arcivescovo Mons. Nicola Margiotta, lo scrivente  Capo Scaut degli Esploratori Cattolici.  

Mons. Franco divenuto Vescovo  il 25 ottobre 1976, il giorno di Sant’ Aldo 10 gennaio 1977, venne a casa per porgermi personalmente gli auguri dell’onomastico intrattenersi con i miei sette figli.  

 

Aldo Indini – Cultore di storia locale – Mail: aldo_indini@libero.it