Lettera alla Direzione del PDL di Brindisi - di Italo Guadalupi

Guadalupi Italo

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                                                                                                          Egr.ggi Sigg.ri

 

                                                                                                          On. Luigi Vitali

 

                                                                                                          Dott. Pietro Santoro

 

                                                                                                          Sen. Michele Saccomanno

 

 

Oggetto: Candidature per le elezioni del 2012.

 

 

Egregi Signori,

in riferimento alle Vostre dichiarazioni, riportate sulla stampa e dalle emittenti locali, ritengo doveroso esprimere alcune considerazioni attestanti la mia posizione sull'argomento in oggetto.

Ho sempre partecipato alle riunioni da Voi convocate e disciplinatamente mi sono attenuto a quanto in esse deciso. Ho altresì scrupolosamente effettuato il percorso che la Dirigenza Provinciale e Cittadina ha indicato per giungere alla scelta del miglior candidato sindaco da proporre agli elettori.

Ho effettuato, come quasi tutto il resto dei rappresentanti del PDL cittadino, l’incontro con i “Saggi” del partito, i quali, alla fine del giro di consultazioni, hanno incontrato tali rappresentanti per discutere e decidere insieme chi meglio avrebbe rappresentato il partito nelle prossime consultazioni elettorali. In quest’ultima riunione si era assunto l'impegno di un ulteriore passaggio assembleare prima di prendere la decisione definitiva sulla candidatura a sindaco.

Tale impegno da qualcuno non è stato mantenuto e si è registrata, invece, qualche fuga in avanti, diffusa dagli organi di informazione che, a mio parere, non agevola certamente una utile condivisione dei percorsi, ma alimentano attriti e confusione.

Nelle dichiarazioni apparse si affermava che il candidato ideale è Mauro D'Attis e lo si faceva senza neppure conoscere il programma che intende perseguire sempre che egli ne abbia uno.

Pare chiaro allora che è nelle intenzioni continuare l’azione politica che ha caratterizzato l’amministrazione Mennitti, nonostante, negli incontri avuti, la maggioranza dei presenti si erano espressi favorevoli ad un cambiamento di rotta su temi quali il rigassificatore, i servizi sociali, le aziende elettriche e quant’altro.    

Se l'obiettivo delle dichiarazioni rilasciate è stato invece quello di raggiungere l'unanimità o, almeno, una significativa condivisione intorno al nome di Mauro D'Attis per evidenziare all’esterno che il PDL ha un candidato, è evidente che detto obiettivo non è stato raggiunto e neppure con delle forzature sarà raggiungibile.

Ricordo che quando ancora il PDL non discuteva della candidatura a sindaco da proporre alla Città, il sottoscritto Vi inviò una lettera dove proponeva, in linea con quanto indicato dall’On. Angelino Alfano, di organizzare in Brindisi le primarie.

Detta proposta scaturiva dalla considerazione di ritenere tale strumento l’unico in grado di coinvolgere la base del partito più di quanto lo siano gli ex consiglieri o gli ex assessori comunali.

Nella stessa logica mettevo a disposizione del partito la mia candidatura.

La scelta del candidato sindaco peraltro non può avvenire in un contesto di ex consiglieri ed ex assessori comunali lasciando fuori i componenti della direzione cittadina e provinciale.

Lasciando fuori tutti viene facile pensare che il gruppo che ha governato la città per sette anni, che ha consolidato rapporti personali e gestionali, trovi al suo interno il candidato da proporre e si batta per eliminare qualsiasi altra figura esterna ad esso.

So che le primarie potrebbero scatenare una guerra interna e creare delle polemiche. Ma altrettanto credo che tutto questo, alla fine, rafforzerebbe la figura del candidato sindaco e la riempirebbe di contenuti che rappresenterebbero la più importante risorsa per vincere le elezioni.

Sottrarsi alle primarie significherebbe presentarsi all’elettorato deboli e la stessa candidatura potrebbe passare come imposta dall'alto e non essere condivisa dagli elettori.

In questo solco si inquadra l’uscita sulla stampa del 24 u.s. del senatore Michele Saccomanno.

Lo stesso, dichiarando pubblicamente la sua scelta, ha di fatto delegittimato il comitato dei “Saggi”, la Segreteria Cittadina, la Segreteria Provinciale e tutto il lavoro da loro svolto.

Successivamente il sen. Saccomanno dichiarava “Trovato il candidato, passiamo a stilare il programma”. Come dire: trovato l’attore diamogli la parte.

A questo gioco io non ci sto.

Il partito deve decidere se dare continuità al programma Mennitti o cambiare ed aprirsi alla città cogliendo le tante opportunità utili a dare slancio all’economia sempre più agonizzante. Solo in virtù di questo dovrà scegliere il candidato.  

Diverse volte ho avuto modo di sottolineare come un ambientalismo ideologico indirizzato solo su alcuni insediamenti ne ha favorito altri che ben maggiori danni hanno provocato e provocano alla salute pubblica ed all’ambiente.

Il Comune di Brindisi è, ad esempio, in Italia, il comune che ospita più parchi fotovoltaici e, nonostante ciò, altri insediamenti dello stesso tipo si continuano a realizzare e tutto questo nel completo silenzio della politica.

La burocrazia va snellita, non è ammissibile che per ostruzionismi amministrativi le imprese decidano di non realizzare progetti che sicuramente darebbero una boccata di ossigeno all’occupazione, come pure non è possibile che quando queste riescano comunque a realizzare i loro insediamenti, per quanto subito dalle politiche comunali, non debbano riconoscere alcunché al territorio.

Come ritiene l’amico Massimo Ciullo, bisogna attuare una riforma e revisione radicale della burocrazia comunale che attualmente detiene un enorme potere.

L'opinione pubblica non ha torto a criticare il comportamento di tanti politici che hanno agito solamente per ottenere dei privilegi, ma è ora che si apra un dibattito sulla effettiva gestione del potere nelle pubbliche amministrazioni che è soprattutto detenuto da tecnici e burocrati.

Bisogna rivedere la spesa pubblica, controllare ogni appalto revisionando prezzi e prestazioni per non assistere a sprechi e scadenti realizzazioni specie nelle opere pubbliche.

Nei prossimi giorni sarà mia cura pubblicizzare il programma che ho intenzione di presentare al partito ed alla città attraverso la stampa, le emittenti locali ed appositi incontri con la popolazione di tutti i quartieri della città.

Convinto che saprete agire per il bene del partito e della comunità brindisina, Vi porgo i più cordiali saluti, rivolgendoVi i migliori auguri per l'anno nuovo.

Brindisi, 29 dicembre 2011

                                                                                                                      Italo Guadalupi