Un casino... senza precedenti

 

La bagarre politica che in questi giorni occupa le pagine di tutti i mezzi di informazione, crea sconcerto nella popolazione già disaffezionata alla classe politica e costretta a subire le misure restrittive varate dal governo nonché la piaga della disoccupazione sempre più dilagante. Seguendo le esternazioni di alcuni politici, ci si convince che lo spettacolo, poco edificante, viene elaborato ad arte nella convinzione che la vittoria finale sarà conseguita da chi, più di ogni altro, avrà sputato veleni e vergogne. Va da se capirne le ragioni per le quali, in una situazione così difficile, a tutti i livelli, la cosa più facile da fare, per i più, è metterla sulla rissa o evocare antiche battaglie che da sempre animano lo spirito dell’uomo, invece di sforzarsi a ricercare percorsi e programmi utili per fronteggiare tale crisi. Quello che succede a Brindisi ha poi dell’incredibile. A circa tre mesi dalle elezioni amministrative, invece di assistere ad uno scontro tra i due storici schieramenti, quali quello di centrosinistra e quello di centrodestra, si assiste a scontri senza esclusione di colpi tra candidati sindaco generati nello stesso schieramento. E così mentre Giovanni Brigante e Mimmo Consales cercano di demolirsi a vicenda, Massimo Ciullo altro problema non ha che demolire l’amico di partito Mauro D’Attis; cosa che è ancora più grave. A seguirli, appare chiaro che lo scontro tra il centrodestra ed il centrosinistra non è mai stato azionato. La cosa ancora più mortificante ritengo sia data dall’assenza in campo di programmi. Sfido chiunque sia in grado di affermare di conoscere il programma di uno dei candidati alla carica di Sindaco o dei Partiti che loro rappresentano. In questi giorni inoltre si assiste alla costituzione di alleanze tra Partiti, intorno ad un candidato sindaco, che notoriamente perseguono programmi differenti e tra essi contrastanti. Da consigliere provinciale del PDL non voglio, più di tanto, entrare nelle beghe del centrosinistra; ognuno avrà tempo e modo di sistemare le cose in casa propria. Voglio invece esprimere l’amarezza per quello che accade all’interno del PDL. Avevo, per primo, dato al mio partito la disponibilità ad essere candidato alla carica di Sindaco ed, in seguito, avevo illustrato le mie idee e proposte per la Brindisi del futuro. In uno degli ultimi incontri, tenutosi nella sede del PDL, si è evidenziata però la necessità di ridurre i contendenti ad uno, massimo due. Raccolta la richiesta della Segreteria Provinciale, insieme agli amici Paolo Chiantera, Antonio D’Autilia e Livia Antonucci ho fatto un passo indietro anche se tutti eravamo consapevoli che certamente non demeritavamo al cospetto di chi restava. Lo abbiamo fatto per senso di responsabilità e amore verso il partito, quello stesso partito che nelle ultime ore viene ridicolizzato proprio da chi è stato premiato con la candidatura alle primarie. Nessuno può permettersi di pensare di rafforzare il proprio elettorato delegittimando la propria classe dirigente o l’altro contendente, oppure invocando la difesa della libertà di espressione proprio nel momento in cui altri come me hanno sacrificato le proprie aspettative in suo favore. È la libertà che guida il popolo, proprio come nel dipinto realizzato da Eugene Delacroix nel 1830. Nessuno potrà mai invocarla o usarla per suo uso e consumo perché ne rimarrebbe vittima. La libertà è la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, usando la volontà di ideare e mettere in atto un'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto. Forse mai come in questa occasione la segreteria provinciale ha dato la possibilità a tutti coloro che si riconoscono nel PDL di incidere sulle scelte del partito. Concedendo l’opportunità a Massimo Ciullo di misurarsi alle primarie, ha garantito quella libertà di cui egli parla. Per tutto quanto sopra esposto, chiedo che ognuno faccia tutto ciò che è nelle proprie possibilità per riportare la competizione nell’alveo della corretta dialettica politica. Solo se riusciremo a proporci in maniera seria, con idee e programmi, la popolazione apprezzerà e continuerà a considerarci utili al governo della città di Brindisi.

 

Il Consigliere Provinciale

       Italo GUADALUPI