Pubblicato su “EUROMEDITERRANEO” n. 4 – dicembre 2010 –

 

Nuova lettera della Signora Maria al Sindaco Mennitti

 

Cercasi miracolo per Brindisi

 

San Ghiatò, solo tu ci puoi salvare”

 

Caro Mimmo mio,

 

per ferragosto ti volevo mandare due angurie speciali, sarginischi brindisini scorza nera, che tanto ti piacciono e sono difficili da trovare in giro. Purtroppo sono stata fuori e non mi è stato possibile: te le invierò il prossimo anno, se Dio vorrà.

 

Io non ricordo se, in passato, è piovuto durante le feste patronali. Il diluvio di quest'anno, però, non c'è mai stato e nella notte tra il 3 e 4 settembre ho sognato San Teodoro. Fuori pioveva e LUI piangeva: piangeva per Brindisi e non voleva la festa, anzi la voleva rovinare del tutto. L'ho pregato, è proprio il caso di dirlo, come un Santo, fino a quando ha accettato la processione a mare. Mi ha elencato i tanti guai di Brindisi, …. tanti, che non li ricordo tutti. LUI, lassù vede tutto e tutti, legge anche nei nostri cuori. Gli ho detto proprio così: “San Ghiatò, cosa posso fare, io che sono vecchia?”. Mi ha risposto: “Dì a Mimmo tuo di non far venire altri forestieri. A Brindisi, come forestieri, bastiamo lui e io!”. Poi l'ho scongiurato di stare calmo, perchè vuole venire nel Consiglio comunale per tagliare, con la Sua spada, la testa a tutti, escluso la tua naturalmente e quella di un certo Ermanno Angelini, perchè gli altri litigano per il proprio tornaconto e non si interessano della città. Poi mi sono svegliata spaventata.

 

Ti ho visto mentre consegnavi le chiavi della città ai Santi Protettori durante la bella processione a mare, e mi sono commossa. Ma dimmi, Mimmo mio, è vero che ditte forestiere provenienti da tutto il mondo stanno colonizzando tutto il territorio con impianti eolici e fotovoltaici? Che la Regione Puglia non tiene in nessuna considerazione la nostra città, non avendo posto nessun limite a questo tipo di impianti, creando di fatto un far-west? Che ben tre colossi energetici si contendono la costruzione dell'ennesima megacentrale elettrica con i pannelli solari? Che tutti si sentono innocenti riguardo all'inquinamento dei terreni della zona industriale e nessuno intende bonificarli? Che non c'è più futuro per la nostra agricoltura, ormai desertificata? Che gli imprenditori brindisini vengono ostacolati e osteggiati specialmente nelle attività portuali? Che si stanno commissionando progetti inutili che producono lauti compensi a tecnici e amministratori, anche nel caso in cui le opere non si dovessero realizzare? Che si penalizza continuamente il commercio del centro storico e poi si favoriscono i grossi centri commerciali con aperture festive e con linee di autobus urbani? Che si vuole interrare, all'insaputa di tutti, lo specchio di mare antistante le colonne romane, distruggendo, irrimediabilmente, il porto? Che si stanno piazzando numerosi e antiestetici paletti lungo le strade, rovinando le belle e antiche basole vulcaniche, come lo scempio di questi giorni in via De Leo?

 

Come ripete sempre mio figlio, Coco mio, questa è la città dei divieti, dove non hanno fatto costruire nemmeno una struttura idonea alle feste nuziali, dove non ci sono case di riposo per anziani, men che meno per quelli con gravi patologie e non autosufficienti, dove non ci sono cliniche specializzate per curarsi, dove, per frequentare certi tipi di impianti sportivi o determinati centri benessere bisogna emigrare verso altri Comuni. Tutto questo genera economia che arricchisce altre realtà e impoverisce sempre più la nostra. Pensa per esempio, Mimmo mio, quanto si spende mediamente per un pranzo di nozze, quanti matrimoni si celebrano annualmente a Brindisi, dove si va a festeggiare e che fiume di denaro gira. Ricorda anche quanti anziani sono ricoverati nelle strutture dei Comuni vicini, quanti costretti ad utilizzare strutture sanitarie di altre province e quanti disagi e aggravio di spese sopportano le famiglie dei nostri concittadini. E si vogliono chiudere anche due Presidi ospedalieri.

 

Questi sono solo alcuni dei problemi della vita quotidiana che bisogna affrontare e risolvere e non inseguire soltanto i grandi appalti. E ricorda, qui non è cresciuta nemmeno una impresa a livello regionale. Brindisi, anche quest’anno, si è piazzata sempre in coda alle classifiche nazionali. Mimmo mio, ti prego, pensaci tu!

 

Qualche giorno fa ho telefonato alla mia comare Concepita e le ho detto: “Hai visto quanto è bravo Mimmo mio? E quanti turisti è riuscito a portare quest'estate a Brindisi? La politica della cultura ripaga sempre! LUI è veramente un ambientalista, sta valorizzando la masseria Villanova e ha partecipato alla manifestazione per protestare contro il rigassificatore”. A proposito, durante il corteo di protesta mi sono commossa: ho notato con gioia la conversione all'ambientalismo di coloro che nel passato hanno approvato centrali a carbone e impianti a rischio di incidenti rilevanti. Sì, proprio loro, facce di bronzo sempre vergini, sfilavano con tanto serietà che volevo abbracciarli e ringraziarli. Volevo salutarti, ma mi sono trattenuta per colpa di quella ragazza impertinente dell'associazione NO COKE, che ti stava facendo innervosire e tu, invece, mi raccomando, devi stare calmo, ma molto calmo, per il bene della tua salute.

 

Ti saluto e ti abbraccio.

 

La tua affezionata Maria