2011-5-8
LETTERA DELLA SIGNORA MARIA
Caro Mimmo mio,
mi stai facendo preoccupare: ti vuoi dimettere da Sindaco di Brindisi! Ma renditi conto, intorno a te c’è il deserto. Sei un dio dell’Olimpo circondato da umili mortali, con il solo pensiero di perdere la sedia comunale che occupano con tanto zelo per il “bene comune”, ma con scarsi risultati. Mimmo mio, non te ne andare! Altrimenti ci impongono il rigassificatore , che dicono sicurissimo sotto un cono di atterraggio aeroportuale e con serbatoi di 80 metri di diametro e 70 metri di altezza. Se non ti opponi tu a questa bomba, chi potrà mai farlo? Forse i semplici cittadini? Ricordati che la nostra città è indifesa e svilita dall’intera classe politica degli ultimi 60 anni.
Mi ha telefonato la mia comare Concepita e mi ha fatto salire il sangue agli occhi: ti ha definito “Cincinnato” per i tanti i problemi che vengono continuamente rinviati e non giungono mai a soluzione. Dalle questioni energetiche alle bonifiche, dalla chiusura del ciclo dei rifiuti all’utilizzo del Cdr nella centrale di Cerano, alla Tarsu tra le più onerose d’Italia, ai nuovi problemi derivanti dall’accoglienza e integrazione della nuova immigrazione, dalla crisi economica alla distruzione dell’agricoltura e del commercio, alla desertificazione del porto.
Comunque ti voglio dare una notizia strepitosa, meravigliosa, straordinaria: ho frequentato un corso di informatica per la terza età e sono diventata un’accanita navigatrice in internet, per seguirti meglio! Posso, così, darti suggerimenti e consigli. Finalmente il sito del Comune di Brindisi, già costato una barcone di quattrini, è in fase di aggiornamento; speriamo che sia completo e facilmente consultabile da parte dei cittadini. Un sito gestito bene, chiaro e leggibile, farebbe capire ai cittadini se la gestione della Città rientra nell’ambito della legalità e non nell’ambito di accuse, non provate e sconcertanti, come sta succedendo con la nota vicenda del presidente del Consiglio comunale Pennetta.
Qualche giorno fa ho incontrato la mia comare Concepita e mi ha detto: “A Brindisi camminiamo cu lu ciucciu, mentre in Europa corrono con la Ferrari. Mimmo tuo ha nominato un assessore alla Cooperazione Internazionale che non sa nemmeno l’inglese e che ha organizzato un corso ad hoc per funzionari e impiegati, perché nel Comune si incontrano difficoltà quando bisogna scrivere un atto in inglese per comunicare con gli altri Paesi dell’Unione Europea. Un corso di 35 lezioni al costo di 16.200,00 euro, praticamente al costo orario di ben 463,00 euro. Un’assurdità! Che io, tu e tuo figlio Coco paghiamo! Ma secondo te, con 35 ore di lezione uno impara l’inglese? Ha ragione l’assessore Massimo Ciullo, quando denuncia la genericità dei curricula che evidenziano la “conoscenza scolastica” nelle lingue straniere, che si conoscono o non si conoscono!”
Mi sono rattristata, ma comare Concepita ha ragione: non si può trasformare il Comune in un ente di formazione, come si è andati avanti finora, assumendo gente non all’altezza del compito per cui è assunta, per poi istruirla a spese dei cittadini. Spesso si assumono incapaci per poi dare costosissime consulenze esterne.
Caro Mimmo mio, in un’epoca di giovani brindisini eccellenti, poliglotti, dirigenti, che fanno marketing per società internazionali, professionisti e docenti universitari affermati sparsi per il mondo, non si può gestire la macchina comunale in modo arcaico e improvvisato. È un bene che i giovani brindisini emigrino e si affermino, contrariamente a quanto afferma il Rettore Magnifico dell’Università di Bari, prof. Corrado Petrocelli, ma dobbiamo dare loro l’occasione di tornare per travasare le loro esperienze e professionalità consolidate a beneficio della città, creando una nuova classe dirigente formata da “eccellenze” per nuove occasioni di sviluppo. Il problema va impostato pertanto in modo diverso e meno superficiale. Brindisi, infatti, deve, puntare alla efficienza organizzativa, alla valorizzazione del territorio, allo sviluppo di tecnologie innovative, avendo già industrie all’avanguardia, alla sicurezza ambientale e sociale per migliorare la propria immagine. E c’è crisi, i soldi sono finiti, sono finiti per tutti, bisogna eliminare i vari privilegi, le consulenze anacronistiche, le campagne pubblicitarie mascherate da buonismo e da finta tutela dei cittadini, gli appalti per lavori inutili o per prestazioni non indispensabili e costose, i viaggi e le cene istituzionali.
Alcuni giorni fa, in una trasmissione televisiva locale, la giornalista chiedeva ai brindisini se fossero favorevoli ad introdurre una eventuale tassa di soggiorno da far pagare ai turisti.
Ma come, ho pensato, durante l’estate scorsa si facevano proposte e iniziative a non finire per quei “quattro croceristi” in arrivo, con tappeti di benvenuto sotto le scalette delle navi, con cambaselle, che Coco mio chiama “gazebo”, per offrire prodotti tipici locali, ed ora si parla di tassa di soggiorno?
Mimmo mio, se proprio vogliono inventare la tassa di soggiorno, perché non tassare quelle migliaia di forestieri che vengono non solo da fuori provincia, ma anche da fuori regione, a lavorare a Brindisi, che percepiscono lo stipendio e lo spendono nei loro Comuni di residenza senza lasciare un euro a Brindisi, pur utilizzandone le infrastrutture e i servizi, spesso inquinando, sottraendo anche posti di lavoro ai giovani brindisini. E per i turisti trova qualche altro sistema promozionale; consulta i giovani brindisini esperti in marketing. I turisti immettono soldi, non li portano via.
Caro Mimmo mio, ho ascoltato, in televisione, il tuo intervento nel Consiglio comunale di 30 anni fa contro il nucleare, all’epoca il sindaco era Carluccio. Ti ho rivisto così, con 30 anni di meno, giovane, ma con qualche chilo di più e bello “puccio, puccio”. Ho notato, poi, con piacere, che il Presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, nu buenu figghiu, sta seguendo i tuoi sistemi di comunicazione con i cittadini e la sera, a letto, vi aspetto con ansia su tutte le tv private, per ascoltarvi e addormentarmi dolcemente con le vostre immancabili Buone Novelle e Parabole Quotidiane.
Ti saluto e ti abbraccio
Tua affezionatissima Maria