Di alcune opere nel Barocco della pittura nella Gallipoli Città - pinacoteca - di G. Franco Mosco

Questo lavoro trattando di opere, alcune anche minori, spesso ignorate dalla critica, ritenute fino ad oggi di scarso interesse, mira alla riscoperta di nomi, di artisti e maestranze che hanno operato a Gallipoli e nel Salento anche in ambito di vecchi interventi di restauro, di luoghi e di periodi storici. In parte sconosciuti fino alla metà dello scorso secolo, essi rivestono oggi grande interesse per il recupero e conservazione perché fanno luce certamente sulla nostra storia dell'arte, per giungere ad una catalogazione ufficiale ancora oggi alquanto lacunosa: il superamento di dubbie o errate assegnazioni, motivo di poca chiarezza intorno alla vera arte del Salento, con finalità spesso estranee a una realtà basata invece su criteri dai quali traspare spesso una sorta di interesse direi campanilistico che richiama ancora una volta alcune denunce da parte di una critica più attenta. 

 

La ricerca di elementi sconosciuti era un interesse già vivo in un periodo in cui il restauro, contrariamente alle odierne norme vigenti in materia, veniva eseguito in molti casi, come ad esempio per la pittura, con tecniche che riflettevano quel sistema pittorico, affidato quindi a restauratori, i pittori, che dopo la fase del consolidamento dell'opera operavano con il ritocco estetico apportandone correzioni, a loro dire, ma anche consistenti varianti con finalità spesso di occultamento di alcuni particolari ritenuti di poco gradimento all'osservatore o per praticare anche vane forme di vera "censura" sollecitate dall'autorità ecclesiastica. 

 

Oggi moderne e avanzatissime tecnologie e strumentazioni, nuovi sistemi di ispezione, rigoroso uso di materiali e rispetto di norme sulla conservazione mirano insieme, non solo a proteggere il bene artistico dal deterioramento, ma sopratutto a presentarlo così come l'autore lo ha concepito: reale lettura, confronto con altri, collocazione nel tempo e giusta assegnazione.

In copertina

Artigiano locale, Crocifisso (part.), immagine clipeata ellittica policroma per vela negra del pennone, tempera su cartoncino e tela con alternanza di fitti ricami in filo di seta (fine 'Ottocento ca.), Chiesa del Crocifisso, Gallipoli.

 

In quarta di copertina

A. Letizia, l'Arcangelo Michele, (1751), olio su tela, Chiesa del Crocifisso, Gallipoli.