23-4-2015

DOTT. PASQUALE MARINELLI

http://www.pasqualemarinelli.com

I conti correnti non sono garantiti (Banca d'Italia)

Cari lettori torno a scrivere sul blog dopo tanto. Impegni lavorativi e familiari non mi consentono più di scrivere con la frequenza e l’attenzione di una volta. Oggi però ho deciso di scrivere questo post per condividere con voi quanto si apprende circa l’affermazione di ieri del governatore della Banca d’Italiae che riguarda i risparmi di noi tutti. Durante un’audizione della commissione Finanze del Senato, il governatore avrebbe detto che le banche “devono informare la clientela del fatto che potrebbero dover contribuire al risanamento di una banca”.

E’ un avvertimento importantissimo cari lettori. Le banche in cui depositate i vostri denari, oltre a farli propri, sarebbero anche intenzionate ad usarli per sanare i buchi dei loro bilanci. E a dirlo sono proprio le banche per bocca del governatore della Banca d’Italia, la cui generica affermazione mette ufficialmente in discussione non solo la sicurezza dei risparmi di chi è azionista o obbligazionista di una banca, ma soprattutto la famosa e fantomatica garanzia sui depositi di conto corrente inferiori ai 100 mila euro (che evidentemente è solo una chiacchiera per tenervi buoni).

Da quanto dice il governatore si deduce allora che niente e nessuno garantirebbela sicurezza dei vostri soldi che depositate nei conti correnti, perché potrebbero essere rapinati dalla vostra stessa banca al fine di risanarsi e lasciare sul lastrico voi altri.

E poi c’è chi favoreggia per l’abolizione del contante! Se fosse abolita la possibilità di prelievo del proprio denaro tramite contante, si avrebbe un’arma in menoper difendersi da un attacco del genere, sferrato dal sistema che invece lo dovrebbe custodire per voi.

Insomma, la razzia di Ciproper salvare il sistema bancario interno ai danni dei risparmiatori (ricordate? leggete qui) ha fatto scuola e ora ci si prepara per adottare le stesse misure in maniera standard anche in Italia, in caso di necessità.

Occorre difendersi. Bisogna imparare a rimanere il più lontano possibile dal rischio paventato ieri dal governatore della Banca d’Italia. Alla luce di tutto ciò, prossimamente mi impegnerò a condividere su questo blog in che modo si può agire per allontanarsi il più possibile da un tale rischio. Nel frattempo è possible ripassare quanto scrissi circa due anni fa.

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