Quale futuro per l'Europa?

26 luglio 2016

 

QUALE FUTURO PER L’EUROPA?

 

 

Oggi la Chiesa ha un nuovo martire, padre Jacques Hamel, sgozzato sull’altare nella sua Chiesa di Rouen in Francia. Sempre oggi, nell’anno della Misericordia, a Cracovia in Polonia, si è apertala Giornata Mondiale della Gioventù con 300.000 ragazzi di tutto il mondo che vivono i valori della vita cristiana. Ragazzi che sono la speranza di un mondo migliore, di pace e di concordia tra i popoli.

 

In questa triste giornata per l’Europa dobbiamo capire quale è il nostro futuro e riflettere, meditare ed eliminare incertezze e paure. Significativa è la lettera apostolica di Papa San Giovanni Paolo II:

 

Dal http://vangelodelgiorno.org/M/IT/

 

Meditazione del giorno 23 luglio 2016

San Giovanni Paolo II (1920-2005), papa

Lettera apostolica « Spes aedificandi » 02/10/1999 (© Libreria Editrice Vaticana)

 

Santa Brigida di Svezia, compatrona d'Europa

 

La fede cristiana ha plasmato la cultura del continente europeo e si è intrecciata in modo inestricabile con la sua storia, al punto che questa non sarebbe comprensibile se non si facesse riferimento alle vicende che hanno caratterizzato prima il grande periodo dell'evangelizzazione, e poi i lunghi secoli in cui il cristianesimo, pur nella dolorosa divisione tra Oriente ed Occidente, si è affermato come la religione degli Europei stessi...

 

Il cammino verso il futuro non può non tener conto di questo dato, e i cristiani sono chiamati a prenderne rinnovata coscienza per mostrarne le potenzialità permanenti. Essi hanno il dovere di offrire alla costruzione dell'Europa uno specifico contributo, che sarà tanto più valido ed efficace, quanto più essi sapranno rinnovarsi alla luce del Vangelo. Si faranno così continuatori di quella lunga storia di santità che ha attraversato le varie regioni d'Europa nel corso di questi due millenni, nei quali i santi ufficialmente riconosciuti non sono che i vertici proposti come modelli per tutti. Innumerevoli sono infatti i cristiani che con la loro vita retta ed onesta, animata dall'amore di Dio e del prossimo, hanno raggiunto nelle più diverse vocazioni consacrate e laicali una santità vera e grandemente diffusa, anche se nascosta. La Chiesa non dubita che proprio questo tesoro di santità sia il segreto del suo passato e la speranza del suo futuro...

 

Per questo, completando quanto feci quando dichiarai compatroni d'Europa, accanto a san Benedetto, due santi del primo Millennio, i fratelli Cirillo e Metodio, pionieri dell'evangelizzazione dell'Oriente, ho pensato di integrare la schiera dei celesti patroni con tre figure altrettanto emblematiche di momenti cruciali del secondo Millennio che volge al termine: santa Brigida di Svezia, santa Caterina da Siena, santa Teresa Benedetta della Croce. Tre grandi sante, tre donne, che in diverse epoche — due nel cuore del Medioevo e una nel nostro secolo — si sono segnalate per l'amore operoso alla Chiesa di Cristo e la testimonianza resa alla sua Croce.