Pubblicato su”EUROMEDITERRANEO” n. 139 del 16 novembre 2008

 

 

VICENDA ALIOTTO:

MENNITTI E CIULLO

ACCUSE RECIPROCHE

 

…… MA LA COLPA E’ DEL …. BAION!

 

La frittata è fatta e non si conosce lo chef. La telenovela della costruzione del centro commerciale “Aliotto” di fronte all’ospedale Perrino tiene sempre vivo il clima politico degli amministratori comunali. Se prima si parlava di una incredibile vicenda, oggi si può parlare di una vicenda grottesca. Tutto è nato dalle accuse del sindaco Mennitti nei confronti dell’assessore all’urbanistica Ciullo che, da bravo avvocato, ha risposto pesantemente, ribaltando le accuse ricevute e coinvolgendo gli uffici comunali.

Mennitti, nel comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di Brindisi ha scritto “…… in primo luogo l’assessore Ciullo non ha mai ricevuto la delega ad esprimere parere favorevole alla costruzione del centro commerciale nella conferenza dei servizi convocata a Bari dalla Regione Puglia. Il parere era favorevole riguardo alla proroga dei termini di scadenza della concessione ….”

Ciullo scrive tra l’altro, nella lunga lettera aperta inviata al Sindaco Mennitti: “Mi hai accusato di ‘reiterate assenze dai lavori della Giunta municipale’, tanto da non aver ‘avuto modo’ di esprimermi nella sede istituzionale in cui è stato deliberato di ricorrere al Consiglio di Stato” e continua: “… alla vicenda Aliotto, trattata ed autorizzata in sede di Conferenza di Servizi presso la Regione, il Comune non ‘ha ereditato una pratica complessa, sulla quale è ancora in corso di svolgimento un procedimento penale’. Infatti, il Nulla Osta Regionale è stato concesso in data 25-10-2005, durante la tua Amministrazione comunale e sotto il governo regionale Vendola”. Ed ancora il parere favorevole espresso da me in sede regionale su tua piena delega e mai smentito dalla Giunta e dal Consiglio comunale, comportava non solo una valutazione di carattere tecnica, tipica degli atti di gestione, ma implicava principalmente una necessaria valutazione di carattere politico riguardante il futuro commerciale della città”. Ciullo continua ed attacca “oggi appare criptica proprio la tua di posizione politica sull’argomento dei grandi insediamenti commerciali” con “……..ben quattro sentenze ed un ordinanza del Tribunale amministrativo favorevoli ad Aliotto”.

Tutto è partito dalla firma, da parte del commissario ad acta, della convenzione con la quale la Società “Aliotto” potrà così costruire il nuovo ipermercato.

In un periodo di crisi generalizzata, in cui, come sostiene Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre, “……..a soffrire sono soprattutto i negozi di vicinato schiacciati dalla concorrenza dei grandi centri commerciali”, questa Amministrazione comunale ha consentito l’apertura del Carrefour, in assenza di una viabilità di accesso, ed ora l’Aliotto, senza sapere come e perché. In Puglia il commercio è in agonia e nei primi nove mesi del 2008 ben 24.782 imprese hanno chiuso i battenti. Continua Bortolussi: “… stimiamo in circa 100.000 i posti di lavoro che quest’anno si perderanno nel settore commerciale a livello nazionale”. Posti certi, sicuri e non precari, come quelli tanto pubblicizzati con l’arrivo dei centri commerciali.

Non è finita! Il presidente di Confindustria Ferrarese ha, in questi giorni, lanciato l’allarme: Gli imprenditori sono ancora ostaggio della politica” . Ma ci si chiede: i cittadini incolpevoli sono costretti a vivere in un Paese normale o in Paese truccato, in termini di serietà e di credibilità? La cittadinanza vuole essere governata da qualcuno che risponda di fronte ai suoi problemi e che presenti una prospettiva per il futuro.

La Signora Teresa, una vita di lavoro, proprietaria di una delle migliori e storiche pescherie è arrabbiatissima perché, afferma giustamente, “ stanno mettendo in condizione di chiudere”; e un pensionato, venuto a conoscenza che il Comune di Brindisi è stato condannato al pagamento delle spese legali nella vicenda Aliotto, ha affermato sconsolato: “che brutta fine fanno i nostri soldi!!!”.

C’è anche la ciliegina su tutta la torta. Dopo tante polemiche, nel consiglio comunale, agli inizi di novembre, tutti si aspettavano un chiarimento sulla vicenda ed invece si è discusso tranquillamente del “Piano di rigenerazione urbana” (forse sarebbe stato più opportuno discutere di un “Piano di rianimazione urbana”), come se nulla fosse successo. Una mancanza di rispetto per i cittadini ed una offesa per la loro intelligenza; un comportamento che lascia comunque perplessi anche coloro che hanno sempre sostenuto un politico di grande esperienza come Mennitti e un giovane e promettente politico, quale è l’avvocato Ciullo.

Così Brindisi si ritrova con un ipermercato e non si sa per colpa di chi e la vicenda ricorda una canzone degli anni sessanta che aveva un ritornello che recitava più o meno così: “la colpa non è TUA, la colpa non è MIA, la colpa è del …. BAION…!!!”.

 

Vito Maellaro