Pubblicato su”EUROMEDITERRANEO” n. 137 del 16 ottobre 2008

 

 

 

IL CENTRO COMMERCIALE DELLA DISCORDIA

 

“Telenovela” Aliotto

 

E I BRINDISINI PAGANO…….!

 

Ha dell’incredibile la vicenda del nuovo centro commerciale ”Aliotto”, per la quale il Comune di Brindisi è stato condannato e costretto a pagare le spese processuali: una punizione che coinvolge le tasche di tutti i cittadini.

 

Una storia iniziata con le vecchie amministrazioni comunali e osteggiata da parte di vari soggetti diversamente interessati, con ricorsi e controricorsi, che hanno portato alla sospensione dei lavori per la costruzione dei capannoni del nuovo centro commerciale “BrinPark”, proprio di fronte all’Ospedale Perrino.

 

Le ultime vicende partono nel 2005, quando, nell’apposita conferenza di servizi, la Regione e l’Amministrazione Comunale di Brindisi, rappresentata dall’assessore all’urbanistica Ciullo, diedero il via libera alla costruzione del detto centro commerciale. In sede di tale conferenza di servizi l’Amministrazione Provinciale era assente, facendo valere il silenzio-assenso, mentre le associazioni dei commercianti, Confesercenti e Confcommercio espressero parere contrario.

 

Successivamente il prof. De Carolis, assessore alle attività produttive della Provincia di Brindisi, contestò l’iter burocratico, carente della valutazione dell’impatto socioeconomico e paesaggistico, anche in relazione alla vicina zona umida protetta del Cillarese e al confinante ospedale Perrino.

La Confcommercio, invece, ritenendo del tutto illegittima la procedura seguita, iniziò una azione legale tuttora in corso.

 

Nel frattempo la “telenovela” ha registrato la posizione favorevole dell’assessore Ciullo e dell’architetto capo, Cioffi; il parere contrario del segretario comunale De Cataldo e dell’Ufficio legale del Comune. Il consigliere Giampiero Pennetta ha cercato, inutilmente, di coinvolgere l’Assise Comunale; ma il tempo è passato inutilmente e l’Amministrazione Mennitti ha chiesto tempo per la firma della Convenzione prevista dalla legge. La società Aliotto, di conseguenza, ha chiesto al Tar la nomina di un commissario ad acta. I consiglieri comunali non sanno, tutt’ora, quali decisioni assumere, perché c’è il rischio, in caso di parere negativo alla firma della Convenzione, di esporre il Comune al pagamento di ingenti somme; si parla di almeno dieci milioni di euro, per risarcire la società Aliotto.

 

Non mancano soggetti interessati a spostare l’area commerciale nella zona di Mesagne.

 

Il Tar, nominato il commissario ad acta nella persona del Prefetto di Brindisi, con delega al vice Prefetto, dottoressa Clara Minerva, ha ravvisato il comportamento omissivo del Comune, in quanto, all’assenso dato al progetto nella conferenza dei servizi, non è seguita la firma della Convenzione. Il Tar ha condannato il Comune al pagamento delle spese processuali e la società Aliotto ha diffidato il Commissario ad acta a procedere celermente, secondo quanto intimato dal Tar.

 

E’ naturale lo scontento dei commercianti brindisini che non hanno accettato, in questi ultimi anni, le scelte fatte da singoli per conto della Città; con l’autorizzazione all’apertura dell’ipermercato Carrefur, inoltre, si è raggiunto l’apice del vassallaggio ai grossi interessi del grande capitale: la convocazione del Consiglio Comunale ad hoc per dare le ultime autorizzazioni, la sera prima dell’inaugurazione della struttura commerciale.

 

Il dott. Alfredo Malcarne, massimo esponente della Confcommercio, è fortemente critico riguardo la politica e le scelte amministrative su commercio e turismo e ha chiesto al Sindaco Mennitti di porre rimedio ai vari errori fatti e di portare la vicenda Aliotto al Consiglio di Stato, un iter, però, che potrebbe causare condanne a risarcimenti milionari a carico del Comune.

 

VITO MAELLARO