2016/gen - Il governatore Emiliano: neo “Satrapo” per Brindisi - di Franco Magno



  prof. dott. Francesco Magno
geologo-consulente ambientale
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Brindisi  03/01/2016               


Il governatore Emiliano: neo “Satrapo” per Brindisi. 

L’immagine che fornisce di sé il Presidente-Governatore Michele Emiliano, sulla vicenda della TAP è quella di un neo “Satrapo” che ostenta, sulle sorti del territorio di Brindisi, il suo potere amministrativo, nell’esercizio delle sue funzioni politiche.
E’ necessario rammentare, fatto salvo che lo sappia, che mentre negli ultimi secoli avanti Cristo i “Satrapi” in Persia amministravano con dubbia saggezza ed imposizioni la giustizia e la “cosa” pubblica, almeno fino all’avvento di Alessandro Magno che li sostituì con strateghi macedoni e greci, il Popolo brindisino dimostrava, nel periodo delle guerre Puniche, tutta la sua fierezza ed il suo valore, restando fedele a Roma. Per tale ragione Roma elesse, nel 231 A.C.  Brindisi a “città-municipio” ed aggregò la sua popolazione alla “Tribù dei Maeci”, nobile, valorosa, guerriera ed ardita popolazione fedele a Roma e come tale, nel proprio stemma fece inserire la frase “Fidelitas brundusina”.
Da Maecio e quindi fiero di essere “brindisino”, non contaminato da improprie aggettivazioni (salentino), penso che il Presidente Emiliano stia realmente forzando i poteri amministrativi e politici che gli sono stati concessi, considerando il territorio di Brindisi come “vassallo” di apodittiche decisioni che sfruttano una sostanziale mancanza di valenza nella rappresentanza politica, con sede capitolina.
 Leggo dai Media la ferrea volontà di allocare l’approdo della TAP fra Punta Cavallo (petrolchimico) e la discarica di Micorosa e che tale approdo sfrutterebbe le “condotte esistenti del sito ASI per immettere il gas direttamente nella rete nazionale”.
Alcuni chiarimenti vanno forniti, quali:
-    È al corrente il “sindaco di Puglia” che l’approdo previsto si trova in un “Parco Regionale” (Saline di Punta della Contessa) e che lo stesso approdo è Sito di Interesse Comunitario (SIC) e come tale è soggetto a varie valutazioni di Incidenza ambientale”?;
-    E’ al corrente il “sindaco di Puglia” che la condotta esistente, la seconda non è stata mai realizzata (fig. 1), alimenta, partendo dalla sottostazione di Contrada Gonnella, la centrale ENIPOWER e come tale non è in grado di fungere ad altre funzioni? 
-    E’ al corrente il “sindaco di Puglia” che l’eventuale condotta di adduzione TAP verrebbe allocata in area SIN (Sito di Interesse Nazionale) e come tale sarebbe soggetta alla “caratterizzazione chimica” la cui pertinenza è del Ministero dell’Ambiente e non della Regione?
-    E’ al corrente il “sindaco di Puglia” che proprio nella fase di realizzazione del metanodotto destinato ad Enipower, la caratterizzazione chimica ha evidenziato la presenza del superamento dei limiti di concentrazione di numerosi analiti, nelle varie matrici ambientali e che la stessa ENIPOWER è stata costretta alla “bonifica” della matrice suolo e sottosuolo?
-    E’ al corrente il “sindaco di Puglia” che proprio in virtù dei richiamati problemi “ambientali” di caratterizzazione la TAP escluse il sito di approdo nell’area a Sud del petrolchimico?
-    E’ al corrente il “sindaco di Puglia” che la SNAM RETE GAS, nel progetto di interconnessione TAP prevede un tracciato alternativo, chiamato appunto “Alternativa 2”, con arrivo a Nord di Villa Castelli ed utile per alimentare l’ILVA di Taranto.
-    Ecc.   
L’aspetto che irrita maggiormente è l’impudenza con la quale si persiste nell’affermare che l’arrivo finale della TAP è a Mesagne; falso!!
Il punto di arrivo, con ogni tracciato TAP, è nel territorio di Brindisi, alla Contrada Gonnella, posta a poche centinaia di metri dalle prime abitazioni del quartiere S. Elia!! (fig. 2)
Punto di arrivo che è prossimo anche alla sottostazione elettrica di Terna, a Contrada Pignicedda, (limitrofa a Gonnella) e che oltre ad essere priva di qualsiasi forma di monitoraggio delle “emissioni fuggitive” del metano, verrà a costituire, con i suoi 35-40 miliardi di metri cubi di metano annui in transito, uno dei poli di smistamento metanifero più importanti d’Europa.
Ipotizzi il “sindaco di Puglia” quanto la sottostazione di “Gonnella” possa divenire un punto “sensibile” per la sicurezza pubblica e per la stessa fonte di alimentazione nazionale.
Spinga il “sindaco di Puglia” per il tracciato “Alternativa 2” proposto da SNAM e liberi Taranto dal “coke”.
Il destino finale della cte di ENEL Cerano è imminente ed è segnato anche dalle potenzialità delle “energie rinnovabili” presenti nel Piano Regionale Energetico e nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) che, opportunamente finanziate, possono costituire la vera svolta energetica della regione.
La smetta il Governatore Emiliano di fare il “Satrapo” su Brindisi e sulle volontà espresse dai rappresentanti delle istituzioni locali che hanno evidenziato il rigetto di quanto proposto per la TAP.
Infine non dimentichi il “sindaco di Puglia” che questa è una popolazione aggregata alla “Tribù dei Maeci” e come già dimostrato per altre recenti occasioni (rigassificatore, termovalorizzatore, ecc.) è in grado di attivare i propri “opliti”. 
                                prof. dott. Francesco Magno   

 
Fig. 1 : Metanodotti esistenti

 

Fig. 1 bis: metanodotti esistenti ( in rosso la TAP da VIA Snam Rete gas)

 


Fig. 2: Stazione di arrivo TAP ed altri in Contrada Gonnella (da VIA SNAM Rete Gas)