3-8-09


CAMBIATO LO STEMMA DI BRINDISI


A proposito di cultura, cambiano lo stemma comunale e nessuno se ne accorge: chi è stato? Nessuno lo sa.

Aldo Indini, storico appassionato, ha segnalato inutilmente a chi di dovere la modifica che, di fatto, cancella meriti e storia della città. Dallo stemma sono sparite le insegne della croce di guerra al valor militare insignita a Brindisi per i meriti acquisiti durante la Prima guerra mondiale. Il 14 agosto 1924 con Regio Decreto la città fu autorizzata a fregiarsi della decorazione sullo stemma e la legge 186 del 31 luglio 2002 ha istituito la "Giornata della Memoria dei Marinai Militari e Civili deceduti e sepolti in mare", che si celebra ogni anno il 12 novembre presso il monumento al Marinaio d’Italia. Tale data non è casuale, ma è la stessa del “Bollettino della Vittoria sul Mare” datato “Brindisi 12 novembre 1918” e firmato a Brindisi dall’Ammiraglio Paolo Emilio Thaon de Revel.

E così, nonostante il monumento al Marinaio d’Italia, un decreto e le leggi dello Stato, la “Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare”, l’esistenza di un “Bollettino della vittoria sul Mare” scolpito su molte lapidi in varie parti d’Italia (monumentale è quella di Palazzo Barberini a Roma) e soprattutto il ruolo avuto dalla nostra città nella Prima guerra mondiale, con la conseguente decorazione della croce di guerra, c’è chi si permette di modificare lo stemma cittadino, forse non conoscendo il significato di una ricompensa al valor militare.

Ma cancellare la propria storia è frutto dell’ignoranza. Fa bene il Sindaco Mennitti ad insistere sulla necessita di sviluppare la cultura e farebbe bene a dare maggior rilievo agli interventi di Aldo Indini, che parte spesso dalla storia per fare interessanti proposte per il presente.


Vito Maellaro