Pubblicato su EUROMEDITERRANEO – marzo 2010 n. 1

 

KOS, UNA TRAGEDIA DIMENTICATA

 

In Memoria del Ten. Vincenzo Andrea Cappelli

Una tragedia dimenticata è l’eccidio avvenuto nell’isola greca di Kos il 6 ottobre del 1943 in cui 103 ufficiali del 10° reggimento Fanteria inquadrato nella Divisione “Regina”, dispiegata nell’Egeo, furono barbaramente trucidati dai tedeschi. I corpi furono interrati in fosse comuni dai soldati della Werhmacht. Da quella carneficina si salvarono solo gli Ufficiali che non presero parte ai combattimenti.

A Ciflicà, nei pressi di Linopoti, furono ritrovate 66 salme in 8 fosse. Delle 66 salme solo 42 furono riconosciute. Le altre 37 salme mancanti non sono mai state ritrovate né, da allora, si è tentato di cercarle, sebbene si conosca la zona da scandagliare. Le salme recuperate furono traslate dapprima nel cimitero cattolico della città e successivamente, nel 1954, nel Sacrario Militare di Bari.

Una lapide monumentale nel Cimitero cattolico, posta nel 1992 per volontà e con il contributo dei Reduci dell’Egeo e della Municipalità di Kos, riporta i nomi dei 103 Ufficiali italiani fucilati.

Tra questi nomi figura il tenente Vincenzo Andrea CAPPELLI, nato a Brindisi il 19 luglio 1911, in forza alla 141^ batteria del 30° Gruppo di Artiglieria del 10^ Reggimento Fanteria “Regina” di stanza a Coo, Dedocanneso.

Un colonnello della riserva, Pietro Giovanni Liuzzi, ha scritto i tragici fatti di quei giorni nel libro “Kos, una tragedia dimenticata, ottobre 1943 – maggio 1945” e si è attivato perché vengano ricordati tutti questi soldati italiani. In questi giorni il colonnello Liuzzi ha inviato una lettera al Sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, affinchè si renda promotore per dedicare una strada alla memoria del “Tenente Vincenzo Andrea Cappelli – fucilato dai tedeschi – ottobre 1943” o di apporre una lapide, perchè si tramandi alle future generazioni il ricordo di chi era dotato di quei Valori che segnano la Storia dei popoli.

Giuliano, figlio del tenente Cappelli, ha ritrovato la foto scattata il giorno di Natale del 1941: furono fucilati soltanto i tre ufficiali della 141^ batteria, tra i quali il tenente Cappelli (il primo a sinistra nella foto del successivo articolo)

 

Vito Maellaro