Città di Brindisi Capitale ricorda in atti la nascita del Regno d'Italia.


Comm. Geom. Aldo Indini

Via N. Magaldi n. 1 - 72100

Brindisi                                                  

Brindisi, li 7 febbraio 2011


Illm.i Sigg.ri


On. Giorgio Napolitano – Presidente della Repubblica – Roma

Dott. Nicola Prete – Prefetto della Repubblica – Brindisi

On. Domenico Mennitti – Sindaco della Città – Brindisi

Dott. Massimo Ferrarese – Presidente della Provincia – Brindisi


Oggetto: Città di Brindisi Capitale ricorda, in atti, la nascita del Regno d’Italia.


Il 6 settembre 1960 Francesco II fugge da Napoli sulla nave “Messaggero” per Gaeta, il giorno seguente Garibaldi entra nella capitale borbonica.
Nella Città di Brindisi l’individuazione del fondo su cui far gravare la spesa di ducati 40 e grana 43, sostenuta per festeggiare «l’entrata dell’invitto Generale Garibaldi nella Capitale del Regno», per la benedizione del tricolore e per l’insediamento del governo provvisorio, avvenne con delibera n. 116 in data 25 settembre 1860, della Giunta Comunale presieduta dal Sindaco Domenico Balsamo, segretario Mariano Monticelli, decurione (le Delibere citate provengono dall’ Archivio Storico del Comune di Brindisi, depositate presso l’Archivio di Stato di Brindisi e riportate in “Studi Salentini”, Bari, 2002, per conto delle Edizioni Milella di Lecce).
Con delibera 29 ottobre 1860, viene nominata una deputazione «per presentare gli omaggi delle popolazioni al nostro Re Vittorio Emanuele in Napoli» di cui fa parte Cesare Braico, la cui presenza viene motivata nella delibera con la nota 399: «congratulandosi con quest’ultimo il Decurionato, in nome del Paese, per i prodigi di valore da lui operati a favore della causa della indipendenza italiana». Con l’unificazione delle marine sarda e borbonica il 22 gennaio 1861, inizia l’assedio di Gaeta, dove si era rifugiato Francesco II, che il 25 giugno 1860, nelle varie concessioni per accattivarsi i napoletani, annunciava la costituzione e l’adozione del tricolore ( in “Grandi Dizionario Enciclopedico” UTET, Vol. VIII, 1987). Con la resa di Gaeta, il 13 febbraio 1861, nasce l’Unità d’Italia ed il giorno seguente, 14 febbraio, Francesco II si imbarca sulla “Mouette”, nave messa a disposizione da Napoleone III per rifugiarsi nell’esilio romano, ospite del papa Pio IX presso il Palazzo del Quirinale.
La Città di Brindisi segue con entusiasmo il succedersi degli avvenimenti con festeggiamenti per la caduta di Gaeta che comportano una spesa di 41 ducati e grana 48, spesa che venne approvata con la delibera n. 12 del 18 febbraio 1861. Il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia da parte di Vittorio Emanuele II, con unione delle marine sarda, sabaudia, borbonica, toscana e pontificia nasceva la Regia Marina, di cui la Città di Brindisi diveniva degna base. Il suo sostegno infatti nel primo conflitto mondiale fu tale che nel 1918, la Città venne insignita della Croce di Guerra al Valor Militare. L’entusiasmo dei brindisini è grande perché con la costituzione del Regno Sabaudo si intravedono nuovi progressi per porto. Cosi, con delibera n. 20 del 18 marzo 1861, viene approvata la spesa di ducati 15 e grana 46 sostenuta per festeggiare il compleanno del re Vittorio Emanuele del 14 marzo, e, «nel fronte dell’edificio della Casa Comunale trovandosi intagliato in pietra l’antico Stemma Borbonico, già per cure dell’Amministrazione si è provveduto a cancellare gli emblemi della Dinastia caduta sostituendovi quelli dell’attuale Re d’Italia Vittorio Emanuele», come riportato nella delibera n. 24 del 2 aprile 1861. La presenza della Città in ogni circostanza inerente l’unità d’Italia, lo si evince con la Delibera di approvazione della spesa di ducati 41 e grana 86 n. 53 del 8 luglio 1861 «sostenuta per solennizzare i funerali in memoria del Conte Camillo Benso di Cavour». Il 17 marzo 2011 l’Italia festeggia i 150 anni dal proclama del 17 marzo 1861 di Vittorio Emanuele II, per la nascita del Regno d’Italia, quel Regno di cui la Città di Brindisi, dal 10 settembre 1943 al 11 febbraio 1944, è stata Capitale, presieduta da Vittorio Emanuele III. Sindaco Mennitti e Presidente Ferrarese è comprensibile il rammarico perché tra le capitali d’Italia non figura Brindisi. Probabilmente dovuto al fatto che a Brindisi si ripete una fase storica già avvenuta nella Città di Gaeta “la fuga di un Re“ dalla sua capitale, per rifugiarsi in un'altra città che rappresenta la fine di una dinastia. Se il 17 marzo è il giorno che ricorda la nascita di una monarchia, nel nostro Stato Repubblicano è doveroso festeggiare sotto la luce di un’unica bandiera e ricordare 150 anni di unità della nostra unica Patria ottenuta con sangue ed amore.


Viva l’Italia ed il Tricolore.


Aldo Indini