Pubblicato su ”EUROMEDITERRANEO” n. 141 del 16 dicembre 2008

 

CRISI ECONOMICA E “NOTTI BIANCHE”

 

In un periodo di crisi l’organizzazione e lo sperpero del pubblico denaro, attuato dalla Regione Puglia con le “Notti Bianche”, dal dubbio ritorno di immagine, non fa altro che aggravare la situazione economica e aumenta il dissenso dei cittadini, già spremuti pesantemente da tasse e balzelli e preoccupati del futuro non certamente roseo.

In questi giorni freddi e uggiosi, all’ingresso di un supermercato, una signora, dall’aspetto dimesso ma dignitoso, chiede l’elemosina con un cartello al collo, in cui spiega le ragioni del suo stato di miseria, aggravato dalla malattia del marito, malato di cuore.

Siamo tutti abituati a fare l’elemosina a chi la chiede, ma quando la richiesta viene fatta con umiltà e quasi vergogna, da gente dall’aspetto dignitoso, allora si prova disagio. Significa che è in atto una crisi economica che mette a nudo la fragilità della nostra Società, la sconfitta dello stato sociale e la nostra impotenza di fronte alla miseria e povertà dilaganti.

Con costernazione si osserva l’atteggiamento dei cittadini sfiduciati e prostrati da una rassegnazione borbonica. Eppure Brindisi è la città dei grandi progetti, delle grandi opere, dei grandi appalti, delle grandi potenzialità, ricca di edifici al servizio della cultura, “baciata” dall’allegria delle “Notti Bianche”. I nostri Amministratori ed i nostri politici entrano nelle nostre case con le tv private e ce lo ricordano con le “parabole” imbonitrici serali.

Ma ricordiamoci che Brindisi è sempre agli ultimi posti in tutte le classifiche e graduatorie nazionali e, nella più recente sulla qualità della vita, è sprofondata di ben 16 posizioni in un anno. E sempre in un anno sono aumentati del 13% i pignoramenti.

Di conseguenza, è accettabile che nessun responsabile, nessun amministratore, nessun politico venga sfiorato dal dubbio amletico sulla bontà del proprio operato, sulla necessaria governabilità della città, sulla urgenza di dare risposte alle domande dei cittadini, dei lavoratori in cassa integrazione, dei disoccupati, dei giovani?

 

V.M.