Pubblicato su “EUROMEDITERRANEO” – Dicembre 2010 – n. 4

 

REGIONE SALENTO: UN BLUFF COME LA “PADANIA”?

 

Prosegue il dibattito sull'opportunità o meno di creare la Regione Salento, ma non è stata chiarita la sorte delle tre Province di Brindisi, Lecce e Taranto. Allo stato attuale si ha la necessità di ridurre la macchina burocratica e non espanderla: più burocrazia comporta meno sviluppo. Si discute tanto, ma non si fanno proposte chiare e concrete. In Italia ci sono esempi di Province e Comuni che operano molto bene grazie alla professionalità dei propri funzionari e alle capacità degli Amministratori, indipendentemente dall'apparato regionale di riferimento. La stessa Amministrazione Provinciale di Brindisi ha lanciato iniziative, soprattutto per la valorizzazione del territorio, che stanno già dando ottimi risultati. Invece di una piccola “Regione Salento” non sarebbe opportuna una maggiore sinergia delle varie Amministrazioni? Infatti, mentre nel Nord-Est d'Italia si lanciano progetti per la creazione di macro aree economiche transfrontaliere, qui da noi si va nella direzione opposta; a pro di che, non si sa. Forse per una ripicca contro il centralismo regionale barese? O per costruire un doppione dell’apparato della Regione Puglia con nuove sedi a Lecce, a Roma, a Bruxelles, con relativi viaggi istituzionali e cene promozionali, che non producono mai niente? O per creare un ulteriore apparato politico-burocratico con consiglieri e portaborse, un esercito di dipendenti, auto blu nuove di zecca, nuovi incarichi o posti di comando e poltrone per gli amici e per gli amici degli amici? O è tutto un bluff, come la “PADANIA”, per dare visibilità ai promotori? Ma ci si è resi conto che i cittadini stanno subendo una insostenibile crisi economica, che esige rigore e buona amministrazione con gli strumenti e le poche risorse già a disposizione?