Amministrazione comunale e appalti
di Domenico Danese
Stendiamo un velo...
Leggo sul sito ufficiale del Comune di Brindisi che l'Amministrazione Comunale si accinge ad affidare “direttamente”, ad un soggetto di fiducia pre-individuato, l'incarico di installare stampe a colori di proprietà comunale sulle facciate di 6 edifici fatiscenti del centro storico.L'iniziativa mi sembra condivisibile e praticabile a condizione che vengano “ricoperti” soltanto edifici dei Corsi dove i marciapiedi sono percorribili senza il pericolo di inciampare se ci si distrae per ammirare i paesaggi raffigurati sulle stampe.
E' vivamente sconsigliata al di fuori di questo ambito dove i marciapiedi, se ci sono, presentano buche e sconnessioni pericolose per i pedoni: per ammirare qualcosa di interessante è d'obbligo fermarsi!
C'è un altro aspetto dell'iniziativa che mi lascia perplesso: la ditta incaricata è stata individuata direttamente o previa selezione tra un congruo numero di ditte di fiducia iscritte nell'albo recentemente istituito dall'Amministrazione?
L'importo della fornitura (€. 20.000) mi induce a ritenere che si sia optato per la prima ipotesi.
Il “codice degli appalti” stabilisce infatti che fino all'importo di €. 20.000 è consentito ad una stazione appaltante di affidare un'opera ovvero un servizio direttamente e cioè senza che sia stata espletata una gara preventiva.
Ma la gravissima crisi che stiamo attraversando avrebbe suggerito di applicare, nelle modalità di affidamento del servizio, una procedura diversa e coerente con i principi dello stesso “codice degli appalti” e cioè:
- Non discriminazione
- Parità di trattamento
- Proporzionalità
- Trasparenza
Stando così le cose non ci resta che attendere per vedere quale sarà il comportamento dell'Amministrazione nel caso in cui l'iniziativa di “incartare” immobili fatiscenti -e ce ne sono ancora tanti- dovesse proseguire e si dovesse pertanto affidare un nuovo e distinto servizio dello stesso tipo.
Da parte mia, anche se risiedo lontano da Brindisi, presterò attenzione.