Il sottopasso di via Torpisani... non per tutti...

27 aprile 2012

 

La scelta tecnica adottata per l'abbattimento delle barriere architettoniche, come era prevedibile, sta presentando i primi problemi per i cittadini portatori di handicap.

Anziché costruire su un lato della scala (per ciascun accesso) una rampa (scivolo) di adeguata larghezza e pendenza - tecnicamente senza impedimenti dal punto di vista costruttivo - si è scelto di installare un servomeccanismo da affidare in gestione a privati.

Peraltro i soggetti gestori sarebbero due  (uno per conto del Comune ed uno per RFI) senza raccordo tra di loro.

Riconosco che è facile criticare, a posteriori, l'opera appena realizzata tuttavia con un po' di buon senso nella fase di “progettazione” e con maggiore scrupolo nella gestione del denaro pubblico si poteva raggiungere il medesimo risultato di fruibilità per tutti senza “la zavorra” della difficile gestione dei servomeccanismi e, soprattutto, senza maggiori costi.

Come?

Intanto si potevano scegliere materiali più economici ed altrettanto rispondenti alle necessarie esigenze per realizzare il pavimento ed il rivestimento delle pareti del tunnel. (Il costoso granito di questi tempi.....)

Tenuto anche conto del costo sostenuto per l'installazione e la gestione dei servomeccanismi, a mio avviso, si potevano individuare, in alternativa, tutte le risorse necessarie e sufficienti per la costruzione delle rampe fisse per i portatori di handicap e per i viaggiatori che si recano in stazione con i trolley.

A proposito, qualcuno ha pensato di installare, all'ingresso di via Torpisani, un cartellone con l'orario ufficiale dei treni in partenza ed in arrivo? In mancanza, se un viaggiatore entra da via Torpisani ed ha necessità di conoscere l'orario ed il binario deve proseguire e risalire nell'atrio centrale della stazione e poi, probabilmente, deve ritornare indietro se il binario del suo treno è diverso dal n.1. Comodo vero?

 

Domenico Danese