N U V O L E

 

di Antonio Trono

 

Molto tempo è passato

da quando fanciullo ero

già stato.

 

Oh, sin dall’allora

ho amato le nuvole,

belle, fluttuanti ed

irrequiete.

 

Senza sapere che

avrei attraversato

la vita al pari di

una nuvola,vagando

in ogni luogo,sospeso

tra il tempo e l’eternità.

 

Conforto e delizia

della via vista,

benedizione e dono

di Dio, collera e

potenza della morte,

esse per me son

diventate.

 

Morbide,soffici e

pacificate, come

le anime dei neonati,

stupende e celestiali

come i divini angeli,

improvvise e multiformi

come i Nunzi della morte.

 

Li vedo librate nel

cielo,in leggeri strati

che veleggiano sorridenti,

stanche di tanto cammino,

 si adagiano colorate di

rosso, di giallo e di azzurrino,

poi  si rincorrono

stridenti come Cavalieri

in battaglia impegnati.

 

Assumono la forma

di navi ondeggianti,

di uccelli erranti

e di isole felici

sospese tra il cielo

di Dio e la povera

terra delle genti.

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Simili ad uccelli creati

dal nulla,danno l’illusione

del niente ad ogni desiderio

della umana mente.

 

Oh,nuvole,belle

fluttuanti ed irrequiete.

messaggere di Dio

e sogni di terra speranti,

nei quali racchiudo

l’eterno ed assillante

mistero dell’immortalità,

nella purezza del

godimento della Divina

Bontà.

 

 

Brindisi, 15 agosto 2009.

 

Antonio TRONO