Fu Danzica o l'arroganza dello strapotere di Hitler a scatenare il Secondo Conflitto Mondiale?

di Antonio Trono

 

Era una meravigliosa notte di fine estate e l’oscurità regnava ancora sul cielo del globo quando d’improvviso si udì provenire dal tenebroso mondo sotterraneo un acuto e sibilante squillo di tromba e repentinamente si affacciarono sulle vie d’Europa ,le cupe e tetre ombre dei fantasmi del terrore e della morte che in maniera disordinata e scomposta invadevano le pianure e le montagne,dilagando nei villaggi e nelle città,incutendo nel cuore dei miseri mortali,presagi di distruzione e di sterminio. Poi sorse il sole ed il mondo intero,vide correre nei campi i quattro cavalieri nemici degli uomini. Si vedevano i loro malvagi cavalli scalpitare perché impegnati per la corsa da intraprendere,mentre i cavalieri della disgrazia si scambiavano le ultime frasi prima di balzare in sella.

Il primo conflitto mondiale 1914-18,con il suo stracolmo carico di giovani vittime ventenni massacrati dai feroci attacchi suicidi di guerra di trincea,era appena terminato da circa venti anni e già il poeta delle visioni grandiose ed oscure,esercitava nuovamente la sua influenza. Come se Giovanni,avesse previsto tutto. I suoi deliri non intuibili per il volgo,racchiudevano il mistero dei grandi avvenimenti dell’umanità.

La bestia apocalittica,sorgeva nuovamente dalle profondità del mare. Era simile ad un leopardo,le zampe erano come quelle di un orso e la bocca alle fauci di un leone. Aveva sette teste e dieci corna. Dalle corna pendevano dieci diademi e su ognuna delle sette teste era scritta una bestemmia. Le bestemmie l’evangelista non le riportava,forse perchè erano diverse dalla nostra epoca e cambiavano di volta in volta,quando la bestia faceva una nuova comparsa. Ora esse erano scritte a caratteri cubitali sulle teste del mostro. Erano bestemmie contro l’umanità,contro la giustizia sociale,etnica e culturale,contro tutto ciò che rende accettabile e gioiosa la vita dell’uomo,quali”i nomadi ed i menomati psichici non hanno diritto alla vita”,”la forza bruta è sempre superiore al diritto”,” siate feroci e crudeli contro i più deboli per essere grandi”,”sterminate i Sionisti,perché la razza giudaica è colpevole e maledetta”, solo la razza pura ha il diritto di vivere”. E la bestia con tutta la sua bruttura,voleva governare il mondo e che gli uomini l’adorassero.

Nel sogno di Giovanni,i quattro cavalieri precedevano l’apparizione del mostro. I sette sigilli del Libro del Mistero venivano infranti dall’agnello davanti al grande trono dove era seduto qualcuno che sembrava di marmo venato. L’arcobaleno formava intorno alla sua testa un baldacchino di smeraldo. Ventiquattro troni si stendevano a semicerchio,e su di essi erano assisi ventiquattro vegliardi con abiti bianchi e corone d’oro. Quattro animali enormi coperti di occhi e con sei ali sembravano fare la guardia al trono maggiore. Le trombe suonavano per salutare la rottura del primo sigillo. “Guarda”,gridava con una voce stentorea uno degli animali al poeta visionario Al ché compariva il primo cavaliere su di un cavallo bianco. Aveva in mano un arco e sulla testa una corona: era la Conquista secondo alcuni e secondo altri la Peste. Poteva essere entrambe allo stesso tempo. Ostentava una corona,per cui quale Principe delle Tenebre meritava di essere temuto e rispettato. “Sorgi”,gridava il secondo animale,muovendo i suoi mille occhi. E dal sigillo rotto balzava fuori un cavallo rossiccio. Il suo cavaliere agitava sopra la testa un enorme spada. Era la Guerra. Di fronte al suo galoppo furioso,la pace e la serenità fuggivano dal mondo e gli uomini stavano per sterminarsi. All’aprirsi del terzo sigillo un altro degli animali alati riecheggiava come un tuono: “Appari”. E Giovanni vedeva un cavallo nero. Colui che lo montava aveva in mano una bilancia per dosare il cibo degli uomini. Era la Fame. Il quarto animale salutava con un ruggito la rottura del quarto sigillo: “ Salta”. Ed appariva un cavallo dal colore pallido. Colui che lo montava si chiama Morte e gli è stato dato il potere di far morire gli uomini con la spada,con la fame,con la peste e con le bestie selvagge. Poi i quattro cavalieri si buttarono in una corsa folle,devastante,sulle teste dell’umanità atterrita. E la visione di Giovanni continua. Egli vede la cavalcata furiosa dei quattro cavalieri che passano come un uragano sull’immensa folla umana. Il cielo sulle loro teste assumeva la penombra livida del tramonto. Mostruosi,orribili e deformi volteggiavano a spirale nella loro furiosa razzia. La povera umanità,folle di terrore,fuggiva in tutte le direzione in cerca di rifugio,sentendo il galoppo della Peste,della Guerra,della Fame e della Morte. Uomini e donne,vecchi e fanciulli,si spingevano e cadevano per terra,assumendo nella loro postura le terribili espressioni del terrore,della sorpresa e della disperazione. Ed il cavallo bianco,il rosso,il nero ed il pallido li schiacciavano sotto i loro implacabili ferri,con indifferenza e noncuranza. Pareva che Dio si fosse dimenticato del Mondo ed i quattro cavalieri feudatari della Bestia scorazzavano per la terra come gli unici Signori.

Questo è quanto vide Giovanni,il Profeta visionario e quanto egli aveva visto,ora si stava riversando sul mondo. Le fosche e tenebrose nubi,portatrici si sangue e di sterminio di massa,si addensavano minacciose sul cielo dell’eroica Polonia e,la città di Danzica ne fu il pretesto.

Danzica,la città Libera che sorge alla foce della Vistola,dal 1919 era stata tolta alla sovranità del Reich,e nel 1939, si trovava sotto la protezione della Società delle Nazioni. Le relazioni con la Polonia erano disciplinate dal Trattato di Versailles e da due successivi accordi. La dogana di Danzica e la direzione delle ferrovie erano sotto amministrazione polacca, Sin dal 1936,un alto commissario della Società delle Nazioni,agiva da suprema istanza arbitrale nelle divergenze tra Danzica e lo Stato polacco. Il parlamento di Danzica si chiamava Volkstog e dal 1937,dopo lo scioglimento degli altri partiti era dominato dai nazionalsocialisti. La più alta autorità Governativa era il Senato; la Costituzione risaliva all’11 agosto 1920,ma nel 1933 lo status giuridico-costituzionale si era sempre più uniformato ai criteri nazionalsocialisti,specie dopo l’ammissione al Senato di una parte dei membri del Volkstag (Legge per far fronte alle necessità del popolo e dello Stato del 24 giugno 1933). Il territorio della città Libera era diviso in cinque distretti: Danzica,Zoppot,Danzica Alta,Danzica Bassa e Grasser Werder. La popolazione che contava circa quattrocentomila abitanti,era per il 95% di origine tedesca. Gli avversari politici dell’Alto commissariato erano il presidente del Senato,Arthur Greiser ed il Gaulatier Albert Forster.

Le difficoltà già preesistenti ebbero ad acuirsi pericolosamente dopo il 4 agosto 1939,che diedero luogo a numerosi incidenti. I contrasti erano incominciati con l’aumento degli ispettori doganali polacchi,sollevando l’opposizione del Senato di Danzica che accusava i polacchi di attività spionistica. Poi un ispettore polacco,ricevette una lettera in cui,lo si avvertiva che li sarebbe stato impedito,sia a lui che ai suoi colleghi di intraprendere lo svolgimento del lavoro,anche con la forza. Il funzionario passò lo scritto al commissario generale polacco,Marjon Chodachi,il quale inviò una nota minacciosa al presidente del Senato,Greiser,con la quale riferiva di non poter tollerare una simile offesa ai diritti fondamentali della Polonia,aggiungendo che a partire dal 6 agosto tutti gli ispettori si sarebbero presentati per prestare sevizio in uniforme ed armati. Vi fu il coinvolgimento nella questione alquanto delicata dell’Alto commissario per la Società delle Nazioni che si mise in contatto con Greiser,il quale assicurò che il presidente del Volkstog Beyl,al quale era stata addossata la colpa di essere l’autore della lettera,non aveva mai avuto l’intenzione di intralciare il lavoro degli ispettori doganali e che un ordine del genere non era stato mai impartito. In seguito sembrava che le cose si fossero appianate,quando intervenne la stampa mondiale che mise in grande evidenza l’accaduto,trasferendo la controversia doganale sul piano politico,tanto è che qualche anno più tardi Burchhardt,affermerà che la nota polacca del 4 agosto 1939,ebbe grande influenza sullo svolgimento della situazione e sulle condizioni di spirito del Cancelliere del Reich. Infatti il 7agosto 1939, Hitler convocò all’Obersalzberg il Gaulatier di Danzica. Questi al suo ritorno disse che Hitler era giunto al limite estremo della pazienza e voleva sapere per quale ragione gli sforzi da lui compiuti per arrivare ad una distensione,avessero avuto un così “completo insuccesso”,egli infatti aveva richiesto la restituzione della città di Danzica e del corridoio, ed il Forster insinuò che il contegno polacco fosse dovuto all’influenza di Londra e di Parigi. Nei giorni seguenti,vi fu uno scambio di note di protesta tra il governo di polacco e quello di Berlino. Nella questione intervennero anche gli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna che consigliarono alla Polonia la massima attenzione e prudenza e di considerare la posizione assunta da Berlino molto seriamente; la risposta della Polonia invece fu aspra. Infatti nella nota si avvertiva che ogni futura intromissione del Reich negli affari di Danzica,sarebbe stata considerata un atto di aggressione. Con un susseguirsi di note diplomatiche tra i governi di Polonia e di Germania,ebbe inizio la questione di Danzica

Ma non fu Danzica,la principale causa dell’inizio del secondo conflitto mondiale,bensì la marcia su Praga del 15 marzo 1939,il vero motivo,che fece esclamare al mefistofelico Hitler “la Cecoslovacchia non esiste più” entrando alle ore 19,15 nel Hradshin,l’antico castello imperiale di Praga. Egli aveva preparato metodicamente lo scoppio del conflitto,anche se la Polonia aveva la sua parte di colpa. Le azioni di Hitler,per come vedremo,si svilupparono con paurosa coerenza. Egli con la marcia su Praga,stracciava l’accordo di Monaco,sottoscritto soltanto sei mesi prima da lui stesso,da Chamberlain,da Deladier e da Mussolini e dimenticava le sue dichiarazioni solenni ,e cioè che il territorio dei Sudati sarebbe stato “l’ultima sua rivendicazione territoriale in Europa”. La sua marcia di conquista era cominciata. Il 15 marzo 1939,segna definitivamente la rottura morale tra Hitler e le democrazie europee. Sotto il trauma provocato dall’invasione hitleriana nell’Europa centro orientale,si formò un fronte di resistenza contro Hitler. Detta evoluzione raggiunse il suo massimo durante l’estate,soprattutto nei rapporti polacco-tedeschi in merito alla questione di Danzica,diventata dopo Monaco e Praga,il fulcro degli avvenimenti. Con la riammissione al Rech del territorio di Memel,posto ai confini della Lituania e la Prussia Orientale,avvenuta il 22 Marzo,Danzica restava l’ultimo territorio tedesco “non restituito alla Patria”. Prima che nel pieno dell’estate gli avversari si trovassero finalmente di fronte si erano svolte le più importanti trattative diplomatiche dei tempi moderni che giunsero ad un punto drammatico nell’agosto con l’inatteso avvicinamento di Hitler a Stalin. Come fu possibile ciò,considerato il fatto che appare impossibile che un accanito assertore socialdemocratico,quale era Hitler,si sia potuto accordare con un Segretario del Partito bolscevico,quale era Stalin? Sicuramente fu per un gioco di tattica voluto da entrambi,perché volevano suddividersi la Polonia. Ed ora passiamo ai fatti.,per come ebbero a svolgersi.

Già nel marzo del 1939,dopo l’istituzione del Protettorato di Boemia e Moravia,la Slovacchia,della quale la Germania,assunse ufficialmente la “protezione”si proclama indipendente con Mons. Josef Tiso. Il territorio di Memel,già sotto la sovranità Lituana viene annesso alla Germania. La Polonia non accetta le proposte tedesche circa la cessione di Danzica e le comunicazioni extraterritoriali attraverso il corridoio,contro una garanzia a tempo indeterminato dei confini tedesco-polacchi. Stalin in un suo discorso al XVIII Congresso del Partito,tenuto a Mosca,accenna in maniera velata ad un possibile miglioramento dei rapporti nazi -sovietici,mentre il primo ministro inglese Chamberlain,alla Camera dei Comuni,fa delle promesse di garanzia alla Polonia. Nel mese di aprile,avviene il patto di reciproca assistenza anglo-polacca. La gran Bretagna stabilisce la coscrizione obbligatoria. Mussolini occupa l’Albania e mentre vi sono delle trattative in corso fra la Gran Bretagna,la Francia e l’Unione Sovietica,allo scopo di stipulare una reciproca difesa contro Hitler,avvengono i primi contatti tra Stalin ed Hitler. Hitler ordina alla Wehrmacht di prepararsi per il “caso Bianco” e cioè per l’aggressione alla Polonia. La Gran Bretagna estende le promesse di garanzia alla Romania ed alla Grecia e la Francia si impegna nel medesimo senso. Roosevelt,Presidente degli Stati Unitri d’America,rivolge un appello ad Hitler ed a Mussolini. Hitler denuncia il trattato anglo-tedesco ed il patto di non aggressione con la Polonia.

Nel maggio 1939,Stalin esonera Litinov e nomina Molotov,commissario del popolo per gli Affari Esteri. Hitler ispeziona il fronte occidentale e la Germania e l’Italia concludono il “patto d’acciaio”. Vi è inoltre il patto di non aggressione fra Germania e Danimarca ,il patto di reciproca assistenza anglo-turca,mentre Hitler da delle dettagliate istruzioni ai comandanti della Wehrmacht e cerca di estendere la propria influenza sull’Europa Sud-Orientale.

Nel mese di giugno,avviene il patto di non aggressione tra la Germania,la Lituania e l’Estonia; il patto di assistenza franco-turco e le contemporanee prese di contatto russo-tedesche,allo scopo di concludere un trattato commerciale e di migliorare i rapporti fra i due paesi. Intanto William Strong,capo della sezione uffici orientali del Foreign Office,inizia a Mosca trattative anglo - franco-sovietiche.

Nel mese di luglio,le trattative conducono ad un accordo sul testo di un trattato di assistenza e si iniziano delle consultazioni su una possibile convenzione militare contro la Germania. Nello stesso tempo avvengono dei sondaggi tedesco-sovietici sulle possibilità di un “graduale avvicinamento” tra i due paesi.

Nel mesi di agosto,mentre da un lato le trattative anglo - franco-sovietiche a Mosca ristagnano,i contatti tedesco-sovietici prendono la forma di cordiali scambi diplomatici ,nel contempo le contestazioni doganali polacco – tedesche si aggravano a Danzica. Così Danzica entra “nell’occhio del tifone”,secondo l’espressione usata da un collaboratore del Segretario Generale delle Società delle Nazioni. Due diverse linee politiche entrano in aperto conflitto. Vi è il punto di vista tedesco il cui governo domanda la restituzione di Danzica ed un collegamento extraterritoriale attraverso il Corridoio polacco,mentre dal punto di vista polacco,quelli che fanno fede sono i protocolli tedesco –polacchi del 1934 che prevedono il patto di non aggressione,dove la Germania si è impegnata a riconoscere lo status quo,per cui le nuove richieste tedesche minacciano lo stesso status quo e lo stesso patto che la Germania ha però denunciato il 28 aprile 1939.

Le possibilità di una soluzione pacifica del conflitto tedesco –polacco,si fanno di giorno in giorno sempre più scarse. Tutte le promesse di garanzia e di alleanza sembrano cadere. Intanto il 22 agosto 1939,Hitler fa conoscere ai capi militari riuniti la decisione di aggredire la Polonia e nel medesimo giorno il Ministro degli Esteri von Ribbentrop si reca in volo a Mosca,dove il giorno successivo assieme a Molotov firma il patto di un aggressione nazi – sovietico che comportò il duro risentimento del Giappone. Infatti l’influente giornale di Tokio “Asabi Shimbun”scrisse:”l’accordo fra la Germania ed il nostro nemico mortale riduce il patto anticomintern ad un pezzo di carta”. L’agenzia ufficiale di informazioni Domei fece pubblicare:”siamo addolorati che la Germania abbia potuto prendere una simile decisione inaspettata,senza riguardo per i rapporti amichevoli esistenti tra il Giappone ed il Reich. Hitler l’antico vessillifero dell’anticomunismo è passato nel campo opposto”.

Negli ultimi giorni del mese di agosto del 1939,i governi anglo –francesi,fecero di tutto per mantenere la pace nel mondo e contrastare i programmi espansionistici di Hitler. Infatti entrambi i paesi avevano assunto degli obblighi verso la Polonia per cui erano strenuamente intenzionati a rispettarli. Il 22 agosto, Hitler,parla ai suoi generali e l’agenzia tedesca Deutsche Nechrichtenthuro comunica per la prima volta alla redazione dei giornali una statistica ufficiale delle fortificazioni costruite sul fronte occidentale. Dal mare del Nord sino al confine svizzero,sono state approntate più di 22.000 postazioni fortificate con opere blindate di grandi dimensioni,dove vi lavorano 342.000 uomini dell’Organizzazione Todt (OT) integrati da 100.000 uomini del Servizio del Lavoro del Reich (RAD). Erano stati utilizzati sei milioni di tonnellate di cemento,695.000 metri di legname e tre milioni di rotoli di filo spinato. Nello stesso giorno del 22 agosto 1939,la stampa saluta nella mostra orticola di Stoccarda il quattro milionesimo visitatore,al quale viene offerto in dono un villino. A Vienna si svolgono i giochi mondiali studenteschi aperti due giorni prima dal capo degli studenti nazisti,Schul,alla presenza di 25.000 spettatori. Vi prendono parte campioni di diciotto Nazioni,mentre Hitler continua all’Obersalzberg il suo discorso ai generali,attraverso il quale riassume che l’Occidente ha solo due possibilità per combatterlo. L’una è il blocco che non avrebbe alcun senso,data l’autarchia del popolo germanico ed alle risorse provenienti dall’Oriente. La seconda è un attacco ad Ovest attraverso la linea Maginot che egli ritiene impossibile. Ritiene salda la neutralità dell’Olanda,del Belgio,della Svizzera e della Scandinavia che avevano tutto l’interesse di mantenere con ogni mezzo la loro neutralità. Per tali ragioni la Francia e l’Inghilterra la rispetteranno. Asserisce che l’Inghilterra potrebbe non aiutare la Polonia e che una aggressione all’Italia era da escludere, che la guerra non dovesse durare a lungo e riafferma infine, la sua decisione di agire militarmente contro la Polonia. Nella stessa serata von Ribbentrop si reca in volo a Mosca.

Da quel fatidico 22 agosto 1939 ha inizio il patimento e la sofferenza che incombono minacciosi sulla Polonia in particolare, sull’Europa e su altre parti del Mondo in generale. Ma procediamo con attenzione

Il 23 agosto nella capitale sovietica,si firma. Il patto nazi-. sovietico di non aggressione. Nel protocollo segreto vengono definiti i confini della sfera di influenza dei due rispettivi paesi: la Polonia Orientale,l’Estonia,la Lettonia e la Finlandia sono comprese nella sfera sovietica con i territori del Sud-Est dell’Europa; la Polonia Occidentale e la Lituania nella sfera germanica. L’ambasciatore britannico Henderson per due volte si incontra con Hitler all’Obersalzberg dove consegna una lettera del primo ministro Chamberlain con la rinnovata assicurazione che la Gran Bretagna manterrà i suoi impegni verso la Polonia. Il re dei belgi,in nome del “gruppo di Oslo”( vi avevano aderito nel 1930,Norvegia,Svezia,Danimarca,Paesi Bassi,Belgio,Lussemburgo e Finlandia,per una progettata unione doganale che non giungerà mai ad una concreta fase di realizzazione) rivolge ad Hitler,un appello di pace. Intanto il Gaulatier Forster diventa alto rappresentante del Reich nella città libera di Danzica.

Nel mondo si sa ben poco delle conferenze,dei colloqui strettamente riservati che si intrecciano quel giorno del 23 agosto,fra le Cancellerie e gli Stati Maggiori dei vari paesi,ma tutti intuiscono il grande pericolo che si nasconde dietro le quinte e di cui giorno per giorno si hanno segni sempre più minacciosi. Nelle strade di Berlino si vedono manifesti raffiguranti individui con valigie:si tratta dei riservisti che raggiungono le loro destinazioni. Anche a Parigi si richiamano le riserve e sono numerosi i movimenti di truppe verso la linea Maginot .A Londra si danno disposizioni per l’oscuramento della capitale e le autorità comunali pensano ad un eventuale sfollamento. Gli apparecchi telefonici della difesa aerea funzionano ininterrottamente giorno e notte. Nei Paesi Bassi,tutti i Borgomastri delle grandi città,in vacanza,sono rientrati in sede- A Washington,le personalità più importanti del Dipartimento di Stato e dei Ministeri,sotto la presidenza del sottosegretario di Stato Summer Welles,tengono riunioni per garantire la sicurezza della vita e dei beni dei centomila civili americani,che vivono in Europa,fra i quali vi sono circa 25.000 turisti. Nel mondo accadde anche che il 23 agosto 1939 l’inglese John Cobb,un asso dell’automobilismo, stabilisca nella pista del deserto del Grande Lago Salato ,nell’Utach(Stati Uniti) un nuovo primato automobilistico (593,106 Km/h),mentre a Lilla ha termine il raid Lilla – Roma – Lilla (4.670 Km.) con la vittoria della squadra francese della Hotchkiss. Nella stessa serata come 24 ore prima,la città ed i paesi dei distretti di Colonia e di Dusseldorf,nonché parte dei distretti di Munster e di Arusberg,sono immersi nella più profonda oscurità. Sui ponti del Reno sono accese solo le spettrali luci verdi di posizione. Per la seconda volta si fanno le prove di oscuramento in Renania e Westfalia.

Nella giornata del 24 agosto,Pio XII ,invia dalla radio un appello per la pace. Roosevelt con un messaggio invita Hitler ed il presidente polacco Moscicki ad appianare i dissensi pacificamente. Lo stesso messaggio lo invia a Vittorio Emanuele III. Tra Goering e l’ambasciatore polacco Lipsk,avviene un colloquio durante il quale Goering dichiara che le trattative tedesche –polacche sono intralciate non soltanto dalla questione di Danzica,quanto dall’alleanza anglo – polacca. Inoltre Goering prega l’industriale svedese Birger Dahlerus,suo amico personale,di mettersi in contatto con Londra affinché si addivenga ad uno scambio di vedute anglo –tedesche. Chamberlain alla Camera dei Comuni del Regno Unito,conferma che gli impegni assunti nei confronti della Polonia verranno mantenuti. Hitler torna dall’Obersalzberg a Berlino.

Nella giornata del 25 agosto,Hitler convoca l’ambasciatore inglese Devile Henderson,al quale propone l’appoggio militare tedesco per la difesa dell’Impero Britannico ed una adeguata limitazione degli armamenti, non appena sia”chiaramente definita” la questione di Danzica. Inoltre convoca anche l’ambasciatore francese Coulondre e gli dà assicurazione che il confine occidentale tedesco rimarrà inalterato. Alle ore 15,02 Hitler ordina la messa in esecuzione del “caso bianco”. L’ambasciatore italiano Attolico consegna ad Hitler una lettera di Mussolini,che dichiara di non potersi impegnare in un conflitto armato immediato. A Londra si ha la firma del patto di alleanza anglo- polacco. Sia il rifiuto di Mussolini che la conclusione del patto anglo –polacco,inducono verso sera,Hitler a differire la messa in esecuzione del “caso bianco” che avrebbe dovuto aver luogo alle ore 4,30 del 26 agosto. Dahlerus si incontra con il Ministro degli Esteri inglese,Lord Halifax. Le trattative anglo –francesi – sovietiche vengono definitivamente interrotte a Mosca, vengono sospesi i festeggiamenti indetti nella Prussica Orientale per il XXV anniversario della battaglia di Tonnenberg. La popolazione di Danzica saluta con giubilo la nave scuola Schleswig –Holstein che entra in porto. Le torrette dei cannoni da 280 mm tacciono ma fra pochi giorni il fuoco dei loro pezzi raggiungerà la Westerplatte e la penisola di Hel. Gli incidenti di confine tedesco – polacco si moltiplicano. Nella serata di questo giorno,in cui Hitler,ha dapprima messo in moto il suo meccanismo di guerra,per poi arrestarlo,sotto l’influenza di due avvenimenti decisivi,sono sempre più numerose le persone che intuiscono che l’irreparabile è ormai vicino. Nonostante il segreto che li circonda,i movimenti delle truppe non passano inosservate. Per milioni di persone in Europa,non è più un mistero che si è giunti alla vigilia di una immane catastrofe.

Nella giornata del 26 agosto,Henderson si reca a Londra per illustrare le proposte fatte da Hitler il giorno precedente. L’industriale svedese Dahlerus si reca una seconda volta a Londra,dove incontra Lord Halifax che gli consegna una lettera per Goering. Dahlerus torna immediatamente a Berlino e Goering lo accompagna da Hitler. Il Presidente del Consiglio dei Ministri francese,invia una lettera ad Hitler,nella quale assicura la pacifica intenzione della Nazione francese,ma conferma in ogni caso che la stessa rimarrà a fianco della Polonia. La Germania assicura il Belgio,il Lussemburgo,la Svizzera ed i Paesi Bassi che la loro neutralità sarà rispettata. Mussolini rimette ad Hitler una lista particolareggiata delle necessità italiane in materie prime ed armamenti di cui l’Italia necessita. Si ha il secondo appello di Roosevelt indirizzato ad Hitler ed il progettato “giorno della pace” a Norinberga viene disdetto.

Il 27 agosto è l’ultima giornata del mese che ha inizio con un alternarsi di sole e di nuvole,ed è anche l’ultima domenica di pace. Fra sette giorni le campane delle chiese avranno un altro suono. La mostruosa tragedia si sarà scatenata sull’Europa Orientale e l’aria rintronerà dal rumore delle squadriglie tedesche in volo verso Est.

In Germania si prendono provvedimenti di guerra. Si hanno le emissioni delle tessere di razionamento e dei buoni acquisto. Birger Dahlerus si reca nuovamente in volo a Londra per ripetere ancora una volta le proposte di Hitler e dal Foreign Office,telefona due volte a Goering. La stessa sera torna a Berlino per conoscere la reazione tedesca ed informare esattamente l’ambasciata britannica nella capitale del Reich. Henderson rimane ancora un giorno a Londra per ottenere la risposta ufficiale britannica alle proposte tedesche del 25 agosto ed il risultato dei sondaggi di Dahlerus a Berlino. Hitler risponde a Deladier,dichiarando di essere disposto a venire a trattative,ma anche deciso a definire una volta per tutte la “questione polacca”.

Il 28 agosto,Henderson consegna ad Hitler la risposta britannica;l’Inghilterra stabilisce che i colloqui sulle relazioni anglo – tedesche saranno riprese solo dopo la definizione dei contrasti tedesco-polacchi. A tale scopo la Gran Bretagna propone trattative dirette tra Berlino e Varsavia. Nel colloquio con l’ambasciatore britannico,Hitler,aumenta le sue richieste,pretendendo l’intero Corridoio e la rettifica del confine dell’Alta Slesia. Truppe germaniche prendono possesso della Slovacchia a scopo protettivo. Il re Leopoldo III dei Belgi e la regina Guglielmina d’Olanda hanno offerto la loro mediazione nella controversia tedesco – polacca,nella speranza di evitare la guerra. Nella serata, a dispetto dei chiari segni premonitori di una guerra,molti diplomatici hanno ripreso fiducia e all’Opera di Francoforte sul Meno si ascolta musica classica.

Alle ore 5 del 29 agosto,i valichi di confine della Svizzera con la Germania,la Francia e l’Italia vengono quasi tutti chiusi .Le truppe sono state chiamate alle armi. Aumenta la tensione a Danzica. Avvengono incidenti gravi ai confini tedesco - polacchi. La Francia e la Gran Bretagna fanno pressione sulla Polonia perché ritardi di qualche ora l’ordine di mobilitazione. La flotta di Sua Maestà britannica viene richiamata nelle acque territoriali. Nella serata Hitler,dichiara all’ambasciatore Henderson che la Germania esige la restituzione di Danzica e del Corridoio. Nello stesso tempo accetta la proposta del governo britannico di trattare direttamente con il governo polacco,a condizione che l’indomani 30 agosto,un delegato polacco munito di pieni poteri si rechi a Berlino. Chamberlain insiste perché il dissidio fra la Germania e la Polonia,sia composto mediante le “ normali vie diplomatiche”

Mercoledì,30 agosto,dal diario del Conte Ciano,si legge: “ le ore passano ed il plenipotenziario polacco non giunge a Berlino”. Siamo giunti ormai all’undicesima ora e,uomini di Stato,diplomatici e milioni di persone sono dominati dall’angosciosa impressione,specialmente in Europa,che l’ultimatum di Hitler ha praticamente precluso la via di una soluzione pacifica. Lo svedese Birger Dahleus fa il suo terzo viaggio a Londra,dove incontra Chamberlain e Lord Halifax. Hitler si irrigidisce sulla richiesta che un plenipotenziario polacco si rechi a Berlino. Prepara inoltre una proposta di 16 punti da sottoporre alla Polonia. A mezzanotte von Ribbentrop ne da lettura ad Henderson,ma rifiuta di consegnarli il documento. Si giunge ad un punto di estrema tensione quando von Ribbentrop dichiara che le proposte devono considerarsi ormai superate per il mancato arrivo del plenipotenziario di Varsavia. Nello stesso giorno del 30 agosto,con la pace appesa ad un sottilissimo filo di speranza,molti si rifiutano ancora di credere alla possibilità di un conflitto. Alla Commedie Francaise di Parigi,dopo la chiusura estiva,si riprendono alacremente le prove per la nuova stagione. Al festival cinematografico di Cannes viene proiettato e premiato il film americano Ragazza madre con Ginger Rogers. Sulla riviera francese,la sera ha luogo una scena spettrale,Elsa Maxwell,la famosa cronista mondana d’America morta nel novembre del 1963,offre nella villa di una coppia di amici,un ricevimento per duecento persone. Quando la festa giunge al culmine,gli ospiti radunati sulla terrazza,vedono con sbigottimento spegnersi le luci sulla Croisette di Cannes;anche a Juan – les – Pins c’è buio. Il governo francese ha ordinato le prove di oscuramento in previsione di casi gravi. . Per la Cote d’Azur questa è una delle ultime notti di pace. I calici di champagne spumeggiano ancora,ma il loro scintillio comincia ad offuscarsi.

Nella giornata del 31 agosto,la Polonia non manda alcun delegato e Hitler rifiuta di consegnare le sue proposte. Avviene un vivacissimo scambio di informazioni fra i vari Gabinetti europei. L’ambasciatore polacco Lipski si reca da von Ribbentrpp,ma,poiché il diplomatico non è munito di pieni poteri,il colloquio viene interrotto dopo pochi minuti. Già dallo ore 12,40 Hitler ha dato il via definitivo al “caso bianco”. Alle 20,viene provocata un’interruzione alla stazione radio di Glerwitz,ideata da Reinhard Heydric,capo del servizio di sicurezza delle SS(l’SD ). Alle 21,il governo del Reich comunica a mezzo radio il testo di sedici paragrafi della proposta alla Polonia,con la contemporanea richiesta che un plenipotenziario polacco si rechi a Berlino. Nello stesso tempo il testo del documento viene trasmesso “per conoscenza” agli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna. Il papa rivolge nuovamente un appello alla Germania per i mantenimento della pace. Mussolini suggerisce una conferenza fra le grandi Potenze sul tipo del convegno di Monaco. Nella notte sul primo settembre, a Roma si conferma che l’Italia non si muoverà. Sotto il vincolo della segretezza,Ciano comunica all’ambasciatore britannico Sir Perey Loraine,questa irrevocabile decisione e Sir Perey si affretta ad informare Londra.

Nella ultime ore, vi è stato,un drammatico avvicendarsi di tentativi a fin di bene,di intrighi,di incertezze,di ostinate resistenze,di mosse propagandistiche e di disegni errati. Un uomo solo ha potuto avere un colpo d’occhio generale sugli avvenimenti,dopo essere stato la causa dell’intrigo: Adolf Hitler. Con l’impressionante sicurezza di un sonnambulo,attraverso le file disordinate dei suoi avversari,egli ha mirato diritto al suo scopo:la guerra. In questo 31 agosto che ha portato l’esaurimento nervoso generale,egli è perfettamente in forma. “ Il Fuhrer è tranquillo e ha dormito bene”,osserva il Capo di Stato Maggiore dell’esercito Halder. Quello che accade alle 4,45 del primo settembre,quando le truppe tedesche invadono la Polonia è voluto esclusivamente da Hitler,egli solo stabilisce il corso delle azioni militari. Unicamente a tale scopo ha lavorato ed elaborato piani. Già alla fine del 1937,l’accentramento dei poteri del regime nazista era compiuto e Hitler ne teneva le redini,gli sfuggivano solo due branche essenziali,rappresentate dal Ministero degli Esteri e dalla Wehrmacht,ma il 4/2/1938 egli assunse,il comando di tutte le forze armate (o Wehrmacht) e sempre nel febbraio del 1938,il conservatore Konstantin von Neurath fu esonerato dall’incarico di Ministro degli Esteri e sostituito dal nazista Joachin von Ribbentropp,fino a quel momento ambasciatore a Londra. Ormai egli è il padrone incontrastato della Germania e con una lucidità diabolica ha elaborato il piano di una invasione militare dell’Europa.

La notte tra il 31 agosto ed il 1° settembre è ormai scesa e protetta dal suo scuro mantello le truppe di Hitler si preparano al balzo. I soldati sono vicino ai pezzi,accanto agli aerei o si rannicchiano nelle postazioni mimetizzate:tutti scrutano l’oscurità. Guerra? Sul serio guerra? In quella alba del 1°settembre,ebbe inizio l’invasione della misera Polonia ed i quattro cavalieri

dell’Apocalisse,come li vide il Profeta visionario Giovanni,iniziarono a scorazzare per le vie del mondo seminando massacri e deportazioni di massa nei campi di concentramento,dove si affollarono prigionieri di varie nazionalità e razze. Lo stermino divenne sistema pianificato. Si calcola che nei “ campi della morte” vennero uccisi circa 11.000.000,dico (undici milioni) di persone dei quali 6.000.000 (sei milioni) circa di Israeliti.

Non desidero affatto soffermarmi sui nomi dei nefasti quindici campi di sterminio e delle loro dipendenze,disseminati nei vari territori occupati dai nazisti,ma ne ricordo solo alcuni,dove le atrocità furono tanto inimmaginabili da divenire inadeguata qualsiasi narrazione e per i cui feroci aguzzini ,belve e non uomini , Iddio lo voglia,non ci sarà mai redenzione,quali: Dachau,Mauthausen,Rravensbruch,Auschwitz,dove è difficile nemmeno pensare che una società estremamente progredita che si auto proclama civile abbia potuto germinare,oltre a spaventose guerre,il fenomeno dei campi di sterminio,nei quali oltre undici milioni di creature umane di ogni condizione e di ogni età furono distrutte con una “tecnica” così efferata da portare il pensiero umano alla tentazione di disperare perfino della efficacia del messaggio cristiano e degli ideali di elevazione umana. Ci si domanda ancora a distanza di circa settanta anni come è potuto accadere? Come è accaduto che in Europa e come accade ancora oggi in altre parti del mondo che l’odio induca alla strage,che l’uomo sia lupo per l’uomo, che la contrapposizione delle convinzioni e degli ideali possa,anziché generare un beneficio per il bene di tutti induca invece alla soppressione ed alla distruzione della personalità umana e della vita stessa dell’avversario

Certamente rimane l’odio l’elemento determinante,che usato quale strumento di lotta e di potere,porta alla strage ed ai campi di sterminio. Ora,miei lettori,vi esorto di scrutare il vostro animo sino in fondo,per vedere se vi è traccia di quel nefasto ODIO e se vi è,d’aborrirlo profondamente perché quel che è accaduto giammai più accada.

 

 

Brindisi 5 agosto 2011.

 

Antonio TRONO