PELLEGRINAGGIO DEL 27

Dal foglio “Il Ventisette” n. 52 del novembre 2001

L'ACQUA DELLA MADONNA

 

 

      Improvvisamente un giovane di Brindisi si sente male: forte dolore alla testa e sviene, è il 16 luglio di quest'anno. Fatti gli accertamenti risulta aneurisma cerebrale. Si consultano (in ritardo!), con le lastre alla mano, i più famosi specialisti. Bisogna intervenire subito. Intanto Emanuele viene tutte le domeniche e si bagna la testa con l'acqua della Madonna. Finalmente si ricovera. Prima bisogna fare un esame difficile e rischioso, l'angiografia, che crea preoccupazione.

Il padre viene a pregare al Santuario, un sacerdote sta alzando l'Ostia in una Messa delle sette del mattino, si comunica, affidando il figlio a Gesù per mezzo di Maria. Risultato: non ha nulla, può tornare a casa.

Confida il padre: ogni ventisette da qualche anno con la moglie viene al Santuario, così, semplicemente, per amore alla Vergine Santa.

 

 

 

 

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Dal foglio “Il Ventisette” n. 56 del marzo 2002

MI SENTO PROTETTO DALLA MADONNA DI JADDICO

 

 

      Devo dire grazie alla Madonna di Jaddico.

Il giorno 6 dicembre 2001 ero in macchina e rientravo a Brindisi dopo aver fatto visita ad un commerciante di Castellaneta Marina, per motivi legati alla mia attività di rappresentante di commercio. All'altezza di Francavilla Fontana, nella serie di stradine utilizzate per l'impraticabilità della strada statale principale, ho affrontato una curva a velocità moderata. La pioggia aveva reso l'asfalto pericolosamente viscido e benchè, in quella curva, avessi dato allo sterzo la giusta inclinazione, la mia autovettura ha proseguito dritto, uscendo fuori strada.

Mi sono trovato in uno strapiombo di quattro metri. La macchina, cadendo nel vuoto, s'è cappottata ed è rimasta rovesciata su se stessa, fermandosi tra un muro di contenimento ed un albero. L'abitacolo si è accartocciato ed il mio istinto di salvezza mi ha immediatamente portato ad abbandonare la macchina rompendo con un calcio il finestrino del lato passeggeri.

Cosa pensare in quei momenti?

Prendo con me quello che c'è di più importante mi son detto, ed ho preso il calendario della Madonna di Jaddico, sulla cui copertina c'è la foto della Madonna col Bambino.

Solo dopo, quando la mente mi ha consentito di riflettere, ho capito che quella Madonna era importante. Solo dopo, mi sono reso conto di non aver preso con me il telefono cellulare, lo stereo, le chiavi ed altro ancora.

      Quanto mi è successo lo considero un segno.

     Mi sento protetto dalla Madonna di Jaddico, che già prego, ed il cui posto già prima frequentavo nelle tarde ore della sera, dopo aver finito di lavorare, per trovare pace e serenità.