Uomini soli al comando - di prof. Pasquino

La Storia certifica come è stato e quando

 

il danno fatto da uomini soli al comando.

 

Cito In Italia con quatto uomini pertinenti;

 

alcuni del passato, altri da anni più recenti.

 

Comincio con Crispi, nemico dei socialisti,

 

preso a modello dagli ideologi fascisti.

 

Fu implicato in palesi scandali bancari,

 

dilapidò il denaro pubblico per spese militari;

 

fece fucilare centinaia di poveri contadini,

 

non in grado di sfamare i loro bambini;

 

chiuse il Parlamento per evitare discussioni,

 

perché incline ad autoritari decisioni;

 

non accettava critiche o suggerimenti

 

né da parte di amici né da dipendenti.

 

La politica coloniale portò il Paese alla rovina:

 

dissesto finanziario e di soldati una carneficina.

 

Nel primo dopoguerra si cercò un uomo forte

 

e si scelse Mussolini con la complicità della Corte.

 

Megalomane, presuntuoso, narcisista,

 

instaurò la rovinosa dittatura fascista.

 

Ben incarnò l’uomo solo al potere;

 

tutti si dovevano piegare la suo volere.

 

Fu causa di violenze e di milioni di morti,

 

di distruzione di città,di industrie e di porti.

 

Ai tempi nostri - purtroppo non dico bugie-

 

di uomini soli al comando due nuove tipologie.

 

Cito il solito il faccendiere Berlusconi,

 

che raccontava frottole con le sue televisioni:

 

un milione di posto di lavoro all’istante,

 

possibilità per ciascuno di diventare benestante.

 

Con le sue leggi e con la sua immoralità,

 

ha indebolito lo Stato e la legalità.

 

Dinanzi ai problemi” Ghe pensi mi” ripeteva

 

ed ogni parere o consiglio respingeva:

 

Alfine ha mandato il Paese alla malora

 

e questo neanche all’estero si ignora.

 

Ci ha pensato, sì, con tanto volere

 

ad impinguare soltanto il suo forziere.

 

Poi sulla scena irruppe il Fiorentino

 

che ha ridotto IL PD a mero fortino,

 

da dove ha espulso con la rottamazione

 

i vecchi militanti di un’intera generazione.

 

Arrogante, narcisista, autosufficiente,

 

ha creduto di potere ammaliare la gente;

 

vuole orchestrare un partito della Nazione,

 

ma ha perduto elezione dopo elezione.

 

Recentemente ha, però, cambiato rotta,

 

per evitare di subire alle elezioni una botta.

 

Morale

 

Quando diventa difficile la situazione,

 

alcuni pensano ad un’unica soluzione:

 

consegnare tutto il potere ad un uomo forte

 

che possa risollevare della Nazione la sorte.

 

Ma una volta che c’è un uomo solo al comando

 

senza dubbi ogni paese va allo sbando.

 

 

Pasquino, novembre 2017