2017/gen - Le amministrazioni occupate da incompetenti (Repetita? Sed iuvant) - di prof. Pasquino
Avanzano e son sempre più numerosi;
se qualcuno li ferma, diventano furiosi.
Si avventano su posti pubblici come rapaci
i poco dotati di intelligenza, gli incapaci.
Si impoltronano su posti di responsabilità
senza alcuna competenza e capacità
Si atteggiano spavaldi come reucci,
ma a scuola erano asini ossia “ciucci”.
Così l’amministrare perde funzionalità
con grave danno per tutta la società.
Chi ha favorito questi incompetenti
se non politicanti compiacenti?
Forse per circondarsi di gente “SignorSì”
o per coinvolgerli in illeciti ogni dì
o per assicurarsi rendite elettorali
o per essere anche loro tali e quali
o per celare la propria incompetenza
con cui amministrano senza decenza.
Così l’apparato pubblico va in malora.
La causa di tutto ciò non sempre affiora,
anche se gli esiti sono frequenti e vicini.
Intanto il danno chi lo paga? I Cittadini!!!
Pasquino, gennaio 1917
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello.
Dante, Purgatorio VI