2017/gen - Corri! Corri! - di prof. Pasquino
E’ cominciata la corsa per le poltrone.
Non ti far prendere dal fiatone.
Sorpassa questo e quello. Sii forte.
Così ti favorirà la buona sorte.
Ha dato da poco- come mi risulta-
il via alla corsa la Consulta,
con nuova legge per le elezioni
dopo l’inerzia di tanti fannulloni.
Tanti corridori al punto di partenza,
oggi eccitati dopo tanta pazienza.
C’è Salvini, pieno di rabbioso rancore,
che scalpita, sbraita, fa scalpore
e contento si mette a gridare:
“Finalmente mi posso impoltronare”.
Accanto a lui sua sorella Meloni
che incita con entrambi i polmoni:
“Fratelli d'Italia, presto corriamo;
tante poltrone stavolta prendiamo.”
Inconscia che un’armata Brancaleone
rimarrà al di fuori del portone.
Poi c’è un nanetto meno veloce,
che “Avanti!” grida a gran voce;
“ Le poltrone sono a portata di mano.”
Ma dal traguardo è il più lontano.
Poi c’è Grillo parlante e Casaleggio,
che vogliono per loro il più alto seggio,
mentre i loro soci parlano a comando,
perché solo Beppe sa il che e il quando.
Certo i Grillini hanno più veloce il passo,
ma, se governano, fanno sconquasso.
C’è anche il grande rottamatore;
le sue gambe sembrano avere un motore,
Vuole rifarsi di una sconfitta amara,
che gli è costata abbastanza cara.
Impoltronarsi è il loro unico intento
e non avvertono la gravità del momento.
L’enorme debito, disoccupazione in salita,
la nuova generazione non più garantita,
la macchina della giustizia, come è noto,
non per colpa dei giudici, gira a vuoto,
ma per indolenza di tanti inconcludenti
che non sanno fare leggi e regolamenti,
la fuga dei cervelli, povertà in espansione,
tutto il Paese logorato dalla corruzione,
la mafia - e ciò davvero tanto mi duole -,
ottiene sempre quello che vuole,
non si contrasta la sua criminalità,
che aumenta invece in gran quantità.
Intanto questi solerti corridori,
eccetto qualcuno son pieni di livori.
Sanno dire solo slogan e volgarità,
promesse in contrasto con la realtà,
progetti senza possibile risultato
con i quali ammaliare l’elettorato,
continuo disprezzo verso gli avversari,
bufale, scenari solo immaginari.
Se loro occuperanno le poltrone,
sarà la fine certa della Nazione.
Pasquino gennaio 2017