Società liquida - di prof. Pasquino

Viviamo un tempo non lineare ma frammentato,

 

c’è solo il presente, non più il futuro né il passato,

 

e ciò dà adito, caro lettore, dammi retta,

 

ad una forsennata cultura della fretta.

 

Ci stanchiamo subito del cibo che mangiamo,

 

delle persone che cotidie frequentiamo.

 

Siamo immersi in una liquida società

 

In cui solo l’usa e getta è regola e realtà.

 

La società è fondata sull’individualismo

 

sulla indifferenza, sul calcolo, sull’arrivismo.

 

Ieri “Penso, dunque sono” era la convinzione;

 

oggi “Consumo, dunque sono” ne è la sostituzione.

 

Oggi siamo, infatti, accaniti consumatori

 

e del mercato siamo insostituibili motori.

 

Siamo ormai schiavi supini dei mercati

 

e del vero valore della persona defraudati.

 

Stili di vita alternativi quali la frugalità,

 

la continenza, la temperanza, la sobrietà

 

possono liberarci dalla grave alienazione

 

che antepone le cose al valore delle persone.

 

Non affatichiamo l’apparato digerente

 

col gozzovigliare con piglio gaudente.

 

Non essere succubi della moda del vestire

 

che ci propone nuovi modelli a non finire,

 

non siamo vittime della tecnologia,

 

in special modo della nuova telefonia.

 

Insomma usiamo alfine il cervello

 

per la ricerca del semplice e del bello.

 

Altrimenti – il paragone ben regge-

 

saremo in verità numeri di un gregge

 

che deforma e nullifica la nostra umanità

 

e distrugge la nostra irripetibile individualità-

 

Pasquino, aprile 2018