L’odio - di prof. Pasquino

Se rifletto e non ho la vista corta,

 

l’io è tale solo se al tu si rapporta.

 

Da tale rapporto nasce l’unione,

 

la famiglia, l’amicizia, la Nazione.

 

L’amore dell’io per il tu è comunione

 

di sentimenti e di buona intenzione.

 

Dal rapporto nasce fratellanza e civiltà,

 

condizioni dell’essere della vera umanità.

 

Ma c’è un io che rifiuta il rapporto:

 

si tratta di un intollerante io storto.

 

L’odio invade le sue vene e il suo cuore.

 

Nelle sue intensioni c’è cinismo e livore.

 

Per lui i poveri e i deboli deturpano la città,

 

lui non ha sentimenti di pietà e di carità.

 

Oggi come del resto è avvenuto ieri,

 

nemici sono considerati gli stranieri.

 

L’intolleranza è nel cuore di molti cittadini,

 

che la inculcano anche nei loro bambini.

 

Da queste ideologie nascono le guerre

 

che portano morte su tutte le terre.

 

Imbonitori diffondono questo sentimento,

 

pur di mettere in atto il loro vero intento:

 

impadronirsi del potere e così comandare

 

su tanta gente che si lascia infinocchiare.

 

Pasquino, gennaio 2018